Dall’Africa a Milano sei giovani stilisti a lezione da Gigli

«Vogliamo portare a Milano i talenti di tutto il mondo perché diventino energia per il nostro sistema moda». Andrea Mascaretti, assessore alle Politiche del lavoro e dell’occupazione ne è convinto. Per questo ieri ha lanciato il progetto «One dream one city» insieme alla maison Romeo Gigli. Un progetto rivolto ai giovani creativi nel campo della moda, che provengono da Paesi emergenti come Africa, Cina, India. Giovani talentuosi ma sconosciuti e senza mezzi, che grazie al Comune e alla maison milanese potranno un giorno diventare stilisti. Intanto si inizia con sei nuovi talenti che provengono da Senegal, Kenya e Ghana: a settembre saranno inseriti e «formati» nell’Ufficio stile Gigli, e lavoreranno a tu per tu con la stilista Gentucca Bini. Il risultato sarà la linea «Romeo Gigli Lab», con una trentina di capi maschili disegnati dai sei neo-designer, in vendita da gennaio 2009 a prezzi accessibili.

Appoggia il progetto anche l’assessore alle Attività produttive moda e design Tiziana Maiolo, da sempre convinta che «bisogna fare di più per i giovani, anche perché quello della moda milanese è un mondo un po’ chiuso». Oltre allo stage da Gigli, grazie ai due assessori i ragazzi saranno seguiti in varie attività culturali e potranno seguire un corso di italiano.

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