Difficile da sopportare ma è il minore dei mali

Vittorio FeltriSulla famiglia è stato detto e scritto tanto, ma non abbastanza. È il nucleo della società, è uno stato in miniatura, il rifugio degli esseri umani, un luogo di consolazione. I politici dichiarano di agire in favore della famiglia. I preti predicano che i «senza famiglia» sono infelici, loro per primi. Chi non ne ha formata una si sente incompleto. Chi ne ha una cui provvedere pensa di esserne schiavo, gli pesa essere costretto a sopportarne gli oneri. Infine c'è chi, amando molto la famiglia, ne ha due o tre e si svena per mantenerle. Ciascuno in materia ha le proprie opinioni e non intendo confutarle.Mi limito a osservare che la famiglia, per prendere a prestito il titolo di un libro famoso di François Mauriac, può anche essere un Groviglio di vipere. Infatti, la maggior parte dei femminicidi avviene in ambito familiare. I padri picchiano spesso i figli, non sapendoli diversamente educare. I mariti picchiano (e uccidono) talvolta le mogli, e non mancano le donne che fanno secco il coniuge. I pedofili di solito esercitano il loro vizio accanto al focolare domestico. Non è un caso che una volgarissima canzoncina popolare reciti: «Sarà capitato anche a voi di avere un casino in famiglia, il padre che prende la figlia, il nonno finocchio violenta il marmocchio...». Non è un motivetto elegante, ma esprime qualcosa di vero.La prole in certi casi stermina i genitori perché non le mollano i soldi per la droga o per riceverne in anticipo l'eredità. La cronaca quotidiana è piena di episodi del genere. Vogliamo tenerne conto? In famiglia si litiga, ci si deruba, ci si odia, ci si cornifica alla grande. Il tradimento è la colonna portante del matrimonio: entrambi gli sposi, dopo qualche anno di convivenza, non si desiderano più e cercano fuori dalle mura domestiche ciò che non trovano dentro: l'erotismo. Le coppie più unite sono cementate dalle bugie: lui mente a lei e lei mente a lui. Forse questa non è una regola generale, ma è un'abitudine assai diffusa. Se non fosse praticata l'ipocrisia, i divorzi aumenterebbero a dismisura. L'unico freno alle separazioni legali è costituito dal problema economico: due appartamenti, due bollette, due auto, due mense costano più di una. Sposarsi conviene: si dividono le spese, anche quelle di un eventuale bambino. Il matrimonio in fondo è un contratto, sottoscriverlo costa poco, scioglierlo è assai oneroso.Ma non mi si venga a dire che la famiglia è sacra: è una gabbia nella quale è facile entrare e difficile uscire (gratis). Tutto il resto è chiacchiera buona per tenere calme le acque. Poiché, per fortuna, non siamo tutti uguali, è pur vero che molte persone preferiscono campare in una famiglia mediocre anziché sopravvivere in solitudine e in un monolocale desolato.

Rientrare la sera dal lavoro e trovare una moglie scarmigliata o un marito che legge la Gazzetta dello Sport è sempre meglio che cenare in piedi davanti al frigorifero (con lo sportello aperto) prelevando cibi freddi e insapori. La famiglia è il male minore.

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