Digiuno quaresimale e musica liturgica

Caro dottor Lussana, rispondo in ritardo (ma ho dovuto compiere ricerche non facili) ai rilievi che mi sono stati mossi dal dr Clemente Carlo Kaiser. Il mio dotto interlocutore solleva questioni erudite e questioni liturgiche. Comincio dalle questioni erudite che hanno di per sé scarso valore.
a) Il dr. Kaiser sostiene che a Tours nel marzo del 1096 si tenne un Concilio. Se non che la maggioranza degli storici francesi sostiene che quello di Tours non fu un Concilio bensì un sinodo organizzativo per le crociate e per confermare la scomunica al dissoluto re di Francia Filippo I per l’affaire Bertrada, moglie fedifraga di Folque d’Anjou (quello della rosa d’oro...)
b) Signum Crucis est signum Christi et discrimen nec aliud. Il simbolo della rosa, pertanto, non è metafora di Cristo.
c) Il digiuno quaresimale di quaranta giorni, praticato nella Chiesa preconciliare, risaliva al IV secolo e consisteva ultimamente in un unico pasto quotidiano, una piccola refezione alla sera, uno spuntino al mattino. «Tempo di penitenza e giustizia e carità verso noi, che dobbiamo scontare le pene dei nostri peccati, reprimere le inclinazioni alle passioni e verso il prossimo che ha subito il nostro cattivo esempio» (dal Messale romano, Edizioni Paoline, imprimatur Alba 8 giugno 1953).
d) La delicata questione della musica liturgica, a mio avviso, deve essere risolta alla luce dell’insegnamento di San Pio X, il quale nel Motu proprio De Musica sacra del 13 dicembre 1903, afferma che «mediante la musica sacra le parole della liturgia devono essere rese maggiormente comprensibili affinché i cristiani siano più facilmente portati alla fede e alla religione e percepiscano meglio la grazia che è propria dei sacri misteri».

Pertanto San Pio stabilisce un severo criterio a riguardo dell’uso degli strumenti musicali: «è concesso l’uso di strumenti e voci tali che l’insieme sia in stile severo e del tutto simile allo stile dell’organo». De hoc satis.
Ii miei cordiali saluti.
un affezionato lettore
(da trenta e più anni)

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