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Discarica di Cerro: confermate le condanne

La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato ieri la condanna a quattro mesi di carcere per Paolo Berlusconi inflitta dalla Corte d’appello di Milano nel 2008 per false fatturazioni del valore di circa 5 miliardi di lire, emesse dal ’93 al ’95 con la società Simec che gestiva la discarica di Cerro Maggiore. I giudici della quarta sezione penale, presieduta da Graziana Camponato, hanno accolto le richieste del pg della suprema Corte Francesco Mauro Iacoviello, e hanno quindi rigettato il ricorso avanzato dalla difesa di Paolo Berlusconi, con condanna anche alle spese processuali.
L’imprenditore era stato condannato in primo grado, ma la Corte d’appello di Milano aveva dichiarato il reato prescritto. Contro questa sentenza aveva fatto ricorso in Cassazione il procuratore di Milano, Laura Bertolè Viale, sostenendo una continuità tra le false fatturazioni emesse tra il ’93 e il ’95 e altri reati per i quali il fratello del presidente del Consiglio aveva patteggiato nel luglio 2002 davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano la pena di un anno e nove mesi per concorso in corruzione e reati societari nella gestione della discarica di Cerro.

La Cassazione aveva accolto il ricorso e disposto un appello-bis durante il quale la Corte di Milano, riconoscendo la continuità tra i reati, aveva condannato Paolo Berlusconi a quattro mesi di carcere per le false fatturazioni.

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