Nino Materi
Tutti a dire: «Che emozione, lunedì 3 ottobre ci sarà leclissi anulare». Ma cosè un«eclissi anulare»? E poi, questa eclissi, sarà davvero così «emozionante»?
Partiamo con la prima domanda. Eclissi anulare significa che il disco della Luna copre esattamente, ma non completamente, il Sole, ovvero ne lascia intravedere un «anello» luminoso. Ciò perché, spiegano gli astronomi, «la Luna è troppo lontana dalla Terra per riuscire a coprire tutto il disco solare». E di conseguenza, nella fase massima della «sovrapposizione», la Luna lascerà scoperta una sottile aureola di Sole, sufficiente a impedire che il cielo divenga buio». «Per questo motivo - aggiunge Walter Ferreri, dellOsservatorio astronomico di Torino - uneclissi anulare, pur essendo un evento di grande interesse, non avrà mai il fascino di uneclissi totale».
Passiamo adesso alla seconda domanda. Determinante per la buona riuscita dell«effetto emozionale» saranno comunque le condizioni atmosferiche: se infatti il tempo dovesse essere nuvoloso, la «scenografia» perderebbe gran parte del suo smalto. Attenti quindi alle possibili delusioni.
A metterci in guardia è lo stesso professor Ferreri in un articolo di presentazione dello «show»: «Complessivamente, durante questa eclissi, per lItalia la diminuzione della luce sarà inferiore a quella che si ha con un cielo coperto; questo vuol dire che se non alziamo la testa per guardare il Sole il fenomeno potrebbe benissimo passare inosservato. Ecco perché durante un evento di questo tipo non appare alcuna stella e neppure il pianeta Venere».
Ma vediamo ora di conoscere più in dettaglio le caratteristiche tecniche delleclissi di lunedì. Il fenomeno sarà osservabile dall'Europa meridionale, tra cui Italia e Spagna (a Madrid, alle 10.58, la visuale sarà perfetta) poi dall'Africa, dalla penisola arabica e da alcune aree dell'India. Lo spettacolo inizierà alle 9.35 a est delle Azzorre, quando la penombra della Luna che si trova davanti al Sole comincerà ad essere proiettata sulla Terra; l'eclissi anulare si sposterà quindi dal Portogallo, alla Spagna, all'Africa del nord e fino all'Oceano Pacifico.
In Italia il fenomeno sarà parziale, anche se un'ampia percentuale del disco solare sarà coperta dal nostro satellite, e sarà visibile a partire dal periodo compreso fra le 9.48 fino e le 12.54, a seconda della località da cui si osserva il fenomeno.
Nella fase massima la Luna coprirà il Sole per una porzione variabile tra l'80% e il 60%, a seconda che si osservi dalla Sicilia o dal Trentino. In questa particolare circostanza la Luna avrà un diametro apparente appena poco più piccolo rispetto a quello del Sole, generando nella fascia centrale di osservabilità un'eclissi anulare: resterà cioè visibile un sottile anello del disco solare che circonda il disco nero della Luna.
«L'eclissi - ricordano gli astronomi - sarà visibile nella fascia che parte dall'Africa Centro Orientale e che attraversa il Mediterraneo, fino alla Spagna. Non bisogna comunque aspettarsi una diminuzione evidente della luce: questa si ridurrà solo minimamente anche se la copertura arriverà all'80%».
Non rimane allora che confidare nel cielo sereno; altrimenti lo il «sipario» sarà rimandato alla prossima eclissi di Sole visibile dallItalia: il 29 marzo 2006. Nuvole permettendo.
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