Donne e bambini vittime di un raid Nato

da Kabul

Un raid aereo delle forze Nato ha provocato la morte di 20 talebani e 25 civili. Tra questi, 12 membri di una famiglia. Nove erano donne e 3 erano bambini. L’attacco è avvenuto a Girishk, nella provincia di Helmand, nel sudovest del Paese, presidiata dai talebani e dove si concentra la maggior parte della produzione di droga del Paese, il maggior produttore di oppio. Secondo quanto riferito dal capo della polizia provinciale, il raid è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Il portavoce dell’esercito Usa ha dichiarato che la Nato - la cui forza di peacekeeping, Isaf, è al momento sotto comando Usa - ha condotto il raid in risposta a un attacco dei talebani. «Siamo preoccupati - spiega il colonnello Mike Smith - dalle notizie sulla morte di civili. Ma sono stati gli insorti a colpire per primi, e la scelta del luogo e del tempo degli attacchi fa pensare ad una ricerca deliberata di danni ai civili». Da Kabul, il presidente Hamid Karzai ha definito l’uccisione dei 25 civili «difficile per noi da accettare e da capire».

Con quest’ultima strage sale a 117 il bilancio delle presunte vittime civili causate da operazioni Nato dall’inizio dell’anno. La provincia di Helmand è teatro di scontri sin dalla primavera, quando la Nato ha lanciato l’operazione Achille contro nuove sacche di talebani.

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