La «donnina» e il reverendo

Alice Pleasance Liddell - la bambina che ispirò a Lewis Carroll l’omonima eroina del suo libro - nacque a Westminster il 4 maggio 1852 e morì il 16 novembre del 1934. Tutto iniziò un pomeriggio d’estate durante una gita in barca lungo il Tamigi. La piccola Alice chiese al reverendo di raccontarle una storia, mentre Duckworth, un amico dello scrittore, remava lungo il tratto da Oxford a Godstow. Era il 4 luglio 1862. Oggi lo potremmo ricordare come il compleanno dell’Alice letteraria. La sua gemella «reale», invece, era la quarta di dieci figli di Henry George Liddell, decano del Christ Church College di Oxford, lo stesso dove insegnò Lewis Carroll. Una volta cresciuta, Alice divenne - con l’aiuto di John Ruskin - un’artista. Girò l’Europa con le sue sorelle, avendo modo di pubblicare una serie di acquerelli e di bozzetti. Fu amante del principe Leopold, figlio della regina Vittoria, prima di sposarsi con uno studente di Oxford da cui ebbe tre figli.

Per il resto la sua vita fu una serie di delusioni: due dei suoi figli morirono nella Prima guerra mondiale e a causa di difficoltà finanziare dovette vendere all’asta l’esemplare di Alice nel paese delle meraviglie che Carroll le aveva regalato.

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