«Dossier» alla scoperta del Trentino Alto Adige Un esempio di efficienza

Il primo valore dell’impresa è quello sociale. Una visione illuminata dell’economia produttiva ricca di verità che, l’editrice Maria Elena Golfarelli diffonde da anni, tramite le pagine del periodico Dossier. Non a caso il prossimo numero è interamente dedicato al Trentino Alto Adige - in edicola, a breve, con il Giornale. Un focus ampio e variegato su una delle regioni italiane con un tessuto produttivo tra i più vivaci e innovativi d’Europa. I dati congiunturali, infatti, dimostrano che, nonostante l’ultimo biennio, l’indotto occupazionale e il trend degli investimenti produttivi trentini sono tra i più alti d’Italia. L’analisi su questo territorio autonomo e intriso di decentramenti e federalismi, impone importanti riflessioni proprio su questo tema, oggi così attuale.
«Osservando i risultati di questa Regione autonoma ci si rende conto dell’impatto che l’autogestione può avere sulle economie locali, se applicata a precisi comparti economici e amministrativi strategici - spiega l’editrice Maria Elena Golfarelli -. Quest’area, grazie alla tenacia dei suoi imprenditori, ha saputo resistere alla congiuntura, mettendo in atto pianificazioni produttive e manageriali sempre rivolte al futuro. L’esempio di una forma mentis che andrebbe presa a esempio da tutta la classe dirigente e industriale italiana, troppo spesso incagliata in ragionamenti a breve termine».
Una delle figure simbolo degli industriali locali è Ilaria Vescovi. In un’intervista su Dossier fa un bilancio della sua attività confindustriale che, in questi anni, ha avuto un forte impatto sul tessuto industriale della regione. La sua politica ha rappresentato, di fatto, una spinta propulsiva all’internazionalizzazione del Trentino. «Sul fatturato totale delle oltre 800 imprese dell’Associazione industriale trentina che fa capo a Confindustria, superiore a 10 miliardi, oltre un terzo riguarda le esportazioni - spiega Vescovi -: l’export sta crescendo anche grazie all'attenzione rivolta a Paesi emergenti come India, Cina e Brasile». Altro tema caro al presidente degli industriali trentini - vero fil rouge del suo mandato - è quello dell’innovazione. «Sono felice che tra le mie ultime iniziative come presidente vi sia un’operazione che io definisco storica - aggiunge -. Siamo infatti riusciti a siglare un accordo con la Fondazione Bruno Kessler. La Fondazione, uno dei principali organi di ricerca tecnologica in Italia, ha trasferito alcuni suoi operatori presso la nostra sede di Confindustria». I ricercatori della Kessler si sono presi l’incarico di rispondere alle domande delle tante imprese associate. Ebbene, l’operazione, in pochi mesi, ha già avviato più di 60 nuove collaborazioni e progetti rivolti al rinnovo organizzativo e tecnologico delle aziende.
«Il Trentino Alto Adige non si è mai pianto addosso - ribatte Golfarelli -; è la dimostrazione del fatto che, rimboccandosi le maniche e agendo senza aspettare “aiuti dal cielo”, si può creare un’economia forte che risponde alla richiesta di occupazione». Su Dossier, tra gli altri, c’è anche un ampio servizio relativo a Euregio, un progetto che punta a una collaborazione integrata tra le tre regioni, promosso da Lorenzo Dellai, presidente della Provincia Autonoma di Trento, Günther Platter, governatore del Tirolo, e Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano.

«È l’esempio che uno sviluppo sostenibile è possibile, a prescindere dai trend altalenanti del mercato - conclude Golfarelli -. Un’economia innovativa si favorisce, soprattutto, attraverso il rinnovamento delle infrastrutture e dei modelli organizzativi delle imprese e delle pubbliche amministrazioni».

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