Due aziende per lo Uav, il senza-pilota

Si chiamano velivoli senza pilota, Uav, e si stanno diffondendo sempre di più per una vasta serie di applicazioni, inizialmente solo militari, ma che ormai si estendo anche al settore civile governative. Finmeccanica è attiva in questo campo con due aziende, Galileo Avionica, che si occupa dei velivoli più piccoli, da quelli microscopici fino a quelli tattici, con propulsione a elica, come il Falco, o con motore a getto, come il Nibbio, e Alenia Aeronautica, che è impegnata invece nel campo degli Uav più grandi e complessi. Galileo Avionica ha già ottenuto ordini internazionali per il Falco, che svolge missioni di sorveglianza, trasmettendo le immagini raccolte dai sensori, sviluppati dalla stessa azienda, a stazioni a terra.
Alenia Aeronautica ha realizzato, in tempi brevissimi e in assoluta discrezione, due dimostratori tecnologici: il primo, lo Sky-X, ha un motore a getto e ha volato per la prima volta nel giugno 2005, il secondo, lo Sky-Y, spinto da un motore diesel Fiat-Iveco, ha avuto il battesimo dell’aria poche settimane fa. Alenia ha dimostrato di possedere il know-how per partecipare a un’importante iniziativa europea relativa a un velivolo da ricognizione/attacco, il Neuron, il cui primo dimostratore che volerà nel 2011.

Alenia guiderà poi lo sviluppo di un Uav da sorveglianza di medie dimensioni, il Lynx, pesante 3,5 tonnellate e con apertura alare di 28 metri, che potrà essere prodotto in configurazione per applicazioni civili, come la sorveglianza del territorio, dei confini e la protezione civile, ma anche in versione militare, compresa una variante con caratteristiche spiccate di «invisibilità».

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