Con una protesta della delegazione serba si è aperto ieri a Vienna il secondo round dei negoziati sullo status futuro del Kosovo. I rappresentanti del governo di Belgrado hanno consegnato al capo dei mediatori dellOnu, Marthi Ahtisaari, una lettera in cui denunciano la presenza del nuovo capodelegazione kosovaro, Hashim Thaci, ex comandante dellUck, che i serbi considerano un criminale di guerra. Il tema dei colloqui ieri era incentrato sul finanziamento delle istituzioni locali. La parte serba vorrebbe che le municipalità dove i serbi sono in maggioranza collaborassero direttamente e avessero relazioni dirette con Belgrado. Il governo locale di Pristina è contrario a questo progetto e il presidente Fatmir Sedju ha affermato che le diverse municipalità debbono rispettare la legislazione kosovara.
In Kosovo, intanto, migliaia di serbi hanno inscenato manifestazioni contro lindipendenza in varie località, osservando anche un minuto di silenzio per commemorare i serbi uccisi dagli estremisti albanesi il 17 marzo 2004.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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