Ecco perché le parafarmacie sono utili ai consumatori L'intervento 2

Caro Feltri, una puntualizzazione doverosa al suo articolo apparso su Il Giornale del 9 novembre dal titolo «Se il governo perseguita i farmacisti». In primo luogo le segnalo che l'Antitrust (Autorità garante per la Concorrenza e il Mercato) ha recentemente (ottobre 2012) effettuato al Governo una segnalazione in tema di «Proposte di riforma concorrenziale...» in cui si considera, tra l'altro, che il settore farmaceutico possa essere ancora oggetto di interventi di perfezionamento ai fini di una corretta concorrenza.
A nostro avviso si tratta di stimolare la concorrenza a tutto favore dei 60 milioni di cittadini italiani che acquistano farmaci a valore ancora troppo elevato, in assoluto, e in particolare per quanto riguarda il confronto con altri Paesi europei e occidentali.
Siamo certi che il Governo non abbia il disegno di fare l'interesse della Grande Distribuzione (non solo supermercati) ma che punti ad interventi che portino ad un allargamento della base di offerta, a un miglior servizio e a una semplificazione degli acquisti, il tutto ovviamente con un vantaggio di prezzo per il cittadino-consumatore.
Attualmente la situazione nel settore farmaceutico è la seguente: una normativa del 2006 ha consentito la vendita dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica in canali alternativi a quello della farmacia, purché la vendita avvenga in spazi dedicati e alla presenza di un farmacista (nulla di sciagurato quindi). A seguito di questa riforma hanno aperto oltre 300 corner nella Grande Distribuzione e più di 2500 parafarmacie. I recenti provvedimenti normativi hanno amplificato, ma solo in parte, l'elenco dei farmaci non soggetti ad obbligo di prescrizione medica vendibili negli esercizi commerciali in possesso di determinati requisiti strutturali. A nostro avviso ciò non è ancora sufficiente e noi richiederemo un ben maggiore ampliamento dei farmaci vendibili negli spazi dedicati e nelle parafarmacie, ove vi è la presenza del farmacista. Inoltre riterremmo utile prevedere la possibilità di vendere liberamente i prodotti da banco OTC in una logica di libero servizio.


Le segnalo infine che i consumatori esprimono gradimento per il servizio reso dagli esercizi della Grande Distribuzione in termini di orario di apertura, assistenza, assortimento e convenienza di prezzo (nei nostri spazi dedicati si registra un risparmio medio del 20%).
*Presidente di FederDistribuzione

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