"Bene la Meloni sulla lotta alla mafia. I boss meno violenti: 416 bis da rivedere"

Il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri: "Giusto non toccare ergastolo ostativo e 41 bis. È un segnale importante"

"Bene la Meloni sulla lotta alla mafia. I boss meno violenti: 416 bis da rivedere"
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«Dal premier Giorgia Meloni è arrivato un segnale importante nella lotta alla mafia, il 416bis andrebbe rivisto perché le mafie hanno meno bisogno di usare la violenza, i magistrati dovrebbero fare ammenda dopo il caso Palamara e scegliere la strada del dialogo con la politica». Il Procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri sta girando l'Italia per presentare il suo ultimo libro sulle mafie Una Cosa sola, scritto per Mondadori come sempre assieme ad Antonio Nicaso. Lo abbiamo intercettato dalle parti di Monza, prima di pranzare da Pizza Aut da Nico Acampora a margine di una kermesse organizzata dall'associazione Su la Testa dell'ex consigliere regionale M5s Luigi Piccirillo per qualche domanda sulla politica nazionale, lo scenario internazionale e l'allarme sulla cybersicurezza scoperto proprio da una delle sue recenti indagini.

Nel libro a pagina 113 fa un'apertura di credito al premier Giorgia Meloni nella lotta alla mafia ma critica l'abolizione dell'abuso d'ufficio e la stretta sulle intercettazioni. Qual è il suo giudizio complessivo?

«Non è stata toccata la legislazione antimafia, né l'ergastolo ostativo e il 41bis. Ed è stato un segnale importante. Le riforme che hanno riguardato il codice penale e il codice di procedura penale, invece, hanno reso più difficile la ricerca della prova, rallentando i tempi del processo e indebolendo le parti offese. L'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'avviso preventivo all'indagato prima del possibile arresto seguono logiche, a dir poco, discutibili, di cui non è facile capire la ratio».

Secondo lei il vecchio 416bis come reato non basta più e andrebbe riscritto. Come?

«Eviterei di toccarlo, anche se andrebbe chiarita la definizione di forza di intimidazione del vincolo associativo, prevedendo il concetto di riserva di violenza che non sempre deve essere manifestata per dimostrare il metodo mafioso. Oggi le mafie hanno meno bisogno di usare la violenza, potendo contare su armi più efficaci come la corruzione, l'intimidazione e la reputazione criminale acquisita sul campo».

Lei che è lontano dalle degenerazioni correntiste della magistratura cosa ne pensa dello scontro tra Parlamento e toghe sulla riforma della giustizia?

«Non appartengo a nessuna corrente, ma ritengo che si debba riflettere sull'attuale momento politico. I poteri dello stato devono rimanere separati e il dialogo dovrebbe tornare a caratterizzare il rapporto tra magistratura e politica. Lo scontro non fa bene a nessuno, né tantomeno ai magistrati che avrebbero dovuto fare ammenda e sciogliere il Csm dopo il caso Palamara per non essere accusati di autoconservazione».

La Siria di Assad per anni si è retta sul Captagon, la droga sintetica detta «dei combattenti». Il risiko in Medioriente può davvero cambiare gli equilibri del narcotraffico?

«Ogni cambiamento geopolitico può avere impatti sul narcotraffico e le sue tante rotte. Bisogna valutare attentamente gli sviluppi della situazione per trarre spunti e osservazioni utili al lavoro di indagine».

L'attacco hacker al ministero della Giustizia, le password di suoi colleghi violate, gli scandali Striano in Antimafia e Equalize a Milano. Manca una cultura della cybersicurezza?

«Ovviamente, manca una cultura della sicurezza cibernetica. Non abbiamo investito in questo settore e ci troviamo di fronte a situazioni come quelle da lei descritte.

Da anni sostengo che bisogna colmare il gap tecnologico con altre polizie e che bisogna alzare le barriere protettive. Ci sono domini strategici che sono a rischio, come ha messo in evidenza l'indagine coordinata dalla mia Procura sull'hacker che aveva violato il dominio del ministero della Giustizia».

Commenti
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Avatar di mariolino50 mariolino50
12 Dic 2024 - 18:57
Sarà anche bravo, ma da come parla la pensa come Davigo, non esistono innocenti, solo colpevoli non ancora scoperti, mafiosi e corrotti ovunque, ma gli affari spesso non sono "limpidi", ovunque nel mondo.
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Avatar di vince50_19 vince50_19
12 Dic 2024 - 10:17
«Non appartengo a nessuna corrente, ma ritengo che si debba riflettere sull'attuale momento politico. I poteri dello stato devono rimanere SEPARATI e il dialogo dovrebbe tornare a caratterizzare il rapporto tra magistratura e politica. Lo scontro non fa bene a nessuno, né tantomeno ai magistrati che avrebbero dovuto fare AMMENDA E SCIOGLIERE il Csm dopo il caso Palamara per non essere accusati di AUTOCONSERVAZIONE». Ben detto, dott. Gratteri. Chissà se il capo di Anm gradirà questo virgolettato ... mmmmmm ...
Avatar di impiegati impiegati
12 Dic 2024 - 10:21
In realtà, come si legge nell'articolo, Gratteri ha detto esattamente il contrario di quanto dice il titolo.

"Le riforme che hanno riguardato il codice penale e il codice di procedura penale, invece, hanno reso più difficile la ricerca della prova, rallentando i tempi del processo e indebolendo le parti offese. L'abolizione dell'abuso d'ufficio, l'avviso preventivo all'indagato prima del possibile arresto seguono logiche, a dir poco, discutibili... "

In pratica la meloni ha lasciato invariata la legislazione antimafia ma ha reso quasi impossibile arrestare e condannare i mafiosi.
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Avatar di nonpassilostraniero nonpassilostraniero
12 Dic 2024 - 10:44
@impiegati Tu menti per la gola. Ciò che dici viene smentito dalle cronache quotidiane dei giornali che ci fanno sapere che mafiosi, camorristi e ndranghetisti vengono arrestati tutti i giorni in ogni parte d'Italia.
Avatar di ANGELO LIBERO 70 ANGELO LIBERO 70
12 Dic 2024 - 11:22
@nonpassilostraniero Mente? Ma sai leggere?

Se mafiosi, camorristi e ndranghetisti vengono arrestati puoi dire solo grazie alla magistratura e alle forze dell'ordine.
Avatar di FabrizioTa FabrizioTa
12 Dic 2024 - 12:47
@impiegati hahaha... davvero tutto il contrario...
Avatar di Mouse1965 Mouse1965
12 Dic 2024 - 13:29
@ANGELO LIBERO 70 E come darle torto? In effetti, le forze di Polizia, così come il Governo, svolgono i compiti a loro affidati. Tranne la magistratura, che sconfina nella politica, ma questo non lo diciamo neh? :-)
Avatar di ANGELO LIBERO 70 ANGELO LIBERO 70
12 Dic 2024 - 13:37
@Mouse1965 Detesto le generalizzazioni. Alcuni magistrati sconfineranno pure nella politica, ma questo non è sufficiente a condannare tutti i magistrati.

Se si dovesse condannare tutti i politici per le azioni di qualcuno... e lo stesso discorso vale per qualsiasi categoria.
Avatar di impiegati impiegati
12 Dic 2024 - 14:38
@FabrizioTa guardi che io ho citato Gratteri? Ma ha letto l'articolo?
Avatar di Mouse1965 Mouse1965
12 Dic 2024 - 14:57
@ANGELO LIBERO 70 La maggioranza dei magistrati sconfina nella politica, per la precisione. Detesto l'approssimazione :-) se poi una carica pubblica, non elettivamente raggiunta ma che dovrebbe essere neutra e garante della giustizia, si presta ad influenzare la politica eletta, il tutto è ancor più detestabile.
Avatar di FabrizioTa FabrizioTa
12 Dic 2024 - 15:07
@impiegati guardi che sono d'accordo con lei...il titolo sembra congratularsi con il governo,ma il testo dell'intervista è in realtà una critica...
Avatar di impiegati impiegati
12 Dic 2024 - 16:56
@FabrizioTa le chiedo scusa, ho capito male la sua risposta.
Avatar di Pasky71 Pasky71
12 Dic 2024 - 10:35
Che dite la mettiamo tutta l'intervista? Così tanto per informare i vostri lettori compiutamente
Avatar di nonpassilostraniero nonpassilostraniero
12 Dic 2024 - 10:42
Dite quello occorre volete ma a me questo Gratteri, che pretende di dare le pagelle a tutti, con la sua aria supponente e autoreferenziale, mi sta cordialmente antipatico.
Avatar di maxinum maxinum
12 Dic 2024 - 11:04
@nonpassilostraniero; fossero tutti come lui, l'Italia sarebbe sicuramente un paese migliore
Avatar di gccalderaro gccalderaro
12 Dic 2024 - 12:05
Gratteri, che ha i suoi meriti e ci mancherebbe che non li avesse, conserva e coltiva il difetto di molti PM, quello di poter disporre l'uso e l'abuso di arresti e manette in base ai propri convincimenti e interpretazioni. Non c'è una parola in tutta l'intervista sulle distorsioni e le cantonate che tantissimi PM, lui compreso, hanno compiuto e collezionato in tanti anni, rivendica anzi mani libere senza critiche; mi riferisco anche agli esiti di molte sue inchieste, soprattutto a carico di politici e colletti bianchi, finite con assoluzioni e tante scuse. Mi è rimasta la curiosità per il veto dell'allora Presidente Napolitano alla sua nomina a Guardasigilli nel governo Renzi.
Avatar di buonaparte buonaparte
12 Dic 2024 - 15:23
lo stimavo perchè so cosa vuol dire rischiare la vita per combattere le mafie ma ultimamente sta rilasciando dichiarazioni contradittorie
Avatar di shamouk shamouk
12 Dic 2024 - 17:55
Giusto per chiarire: l’indipendenza del potere giudiziario non significa fare politica o giudicare i politici. Per quello ci sono il Parlamento, le elezioni e l’elettorato. Gratteri faccia il procuratore, lavori sodo e non perda tempo a dare interviste cui non ha titolo. A prescindere da quello che dice. Se i magistrati lavorassero duro invece di pavoneggiarsi e fare politica il Paese sarebbe messo molto meglio.
Avatar di mariolino50 mariolino50
12 Dic 2024 - 18:57
Sarà anche bravo, ma da come parla la pensa come Davigo, non esistono innocenti, solo colpevoli non ancora scoperti, mafiosi e corrotti ovunque, ma gli affari spesso non sono "limpidi", ovunque nel mondo.
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