Via ai tagli alle pensioni. E adesso è caos sul Tfr

Tra meno di 48 ore scattano i tagli alle pensioni: ecco quanto si perde. Rebus sul Tfr anticipato per gli statali: manca il decreto

Via ai tagli alle pensioni. E adesso è caos sul Tfr

Tra meno di 48 ore scattano i tagli sulle pensioni. Dal 1° giugno via alle sforbiciate sugli assegni d'oro e ai conguagli per le rivalutazioni. Di fatto la sforbiciata è su due fronti. Nel caso delle pensioni d'oro il taglio avverrà in questo modo: 5% per la quota di assegni tra 100.000 e 130 mila euro fino ad arrivare al 40% per la quota oltre 500 mila euro. Nel dettaglio le sforbiciate saranno del 30% per la quota di importo da 200.000 a 350.000 euro; del 35% per la quota di importo da 350.000 a 500.000 euro; del 40% per la quota di importo eccedente i 500.000 euro. La econda sforbiciata che invece riguarda le rivalutazioni prenderà il via in questa modo: per le pensioni superiori a 3 volte il minimo e inferiori a 4 la rivalutazione sarà del 97%, del 77% per gli importi tra 4 e 5 volte il minimo, del 52% tra 5 volte e 6 volte il minimo, del 47% oltre 6 volte, del 45 oltre 8 volte e solo del 40% oltre 9 volte il minimo. va detto che il taglio con il blocco delle rivalutazioni è già a regime da qualche mese, ma a giugno scatterà il recupero di quanto versato in più dall'Inps nei primi tre mesi dell'anno per il ritardo nell'adeguamento da parte dell'istituto di previdenza sociale alle indicazioni arrivate dalla legge di Bilancio approvata a ridosso di capodanno.

Il pagamento delle pensioni per il mese di giugno avverrà in due giorni separati. L'1 giugno sarà accreditato l'assegno per chi ha il conto con poste Italiane, lunedì 3 giugno invece per gli istituti di credito, le banche. Ma sul fronte pensioni ci sono altre novità. E questa volta riguardano gli statali che andranno in pensione a breve. L'anticipo del Tfs di circa 45mila euro finora, come ricorda ilSole 24 ore, è teorico. Infatti la legge voluta dal governo è in vigore già da tempo ma per far scattare le procedure serve un decreto da parte del ministero dell'Economia. I termini per presentarlo scadono proprio oggi. Solo dopo il decreto può partire la convenzione con Abi per l'erogazione del Tfr in anticipo fino a 45mila euro.

Un probelma questo che riguarda almeno 150mila statali che accedono alla pensione con quota 100. Il termine ultimo per mettere sul campo il provvedimento con il decreto è l'1 agosto, data in cui si aprirà la finestra per i quotiusti che lasceranno il lavoro in anticipo con la nuova riforma previdenziale.

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