Economia

Come avere l'assegno unico senza Isee

A sole due settimane dall'avvio, circa mezzo milione di domande. L'assegno può essere ricevuto anche da chi non presenta l'Isee, ecco come

Come avere l'assegno unico senza Isee

Avviato da sole due settimane, l'assegno unico universale per i figli ha già raggiunto 485 mila domande, per un totale di 800 mila ragazzi. In molti, dunque, hanno aderito alla misura assistenziale che sarà realmente effettiva dal prossimo mese di marzo, quando sarà erogato il primo assegno. Il ministero per le Pari opportunità e la famiglia, tuttavia, spera di riuscire pian piano a raggiungere circa 7,5 milioni di famiglie.

Come spiegato negli scorsi mesi, la nuova misura varata dal governo prevede un assegno da 50 a 175 euro al mese, a seconda del valore Isee e dell'età dei figli. È possibile inoltrare la domanda anche senza inserire l'indicatore della situazione economica, ma in quel caso si avrà diritto solo all'importo minimo.

Assegno senza Isee

Requisitito fondamentale per calcolare l'importo e ricevere l'assegno unico è l'Isee del nucleo familiare, ma il governo ha stabilito che anche coloro che non presentano la documentazione debbano comunque avere diritto al sussidio. In questo ultimo caso, tuttavia, sarà erogato solo l'importo minimo, ossia 50 euro mensili. Per coloro che vorranno inserire l'Isee in un secondo momento, sarà possibile farlo senza problemi. Non sarà neppure necessario presentare la documentazione all'Inps, che potrà ricavare l'indicatore della situazione economica incrociando i dati.

Come funziona l'assegno unico

L'assegno unico, che sostituisce i precendenti sostegni per i figli, può essere richiesto da tutti, in quanto è rivolto a lavoratori (dipendenti ed autonomi), disoccupati e pensionati. A poter presentare domanda, non soltanto i cittadini italiani, ma anche europei o con permesso di soggiorno, residenti nel Paese da almeno due anni e che pagano le tasse. L'assegno viene corrisposto per ogni figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni d'età. Nessun limite d'età, invece, in caso di figli disabili.

Per quanto concerne le domande di assegno per le donne incinte a partire dal settimo mese di gravidanza, va inoltre ricordato che la richiesta può essere presentata solo dopo la nascita del bambino: il sussidio relativo al settimo e ottavo mese di gravidanza sarà accreditato insieme alla mensilità erogata alla nascita del bambino.

La domanda per l'assegno deve essere inoltrata ogni anno, fatto eccezione per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Nel caso di questi ultimi, infatti, l'importo sarà erogato d'ufficio dall'Inps.

Come presentare domanda

La domanda per ricevere l'assegno può essere inoltrata online sul portale dell'Inps. Ogni anno, uno dei genitori deve occuparsi di presentare la richiesta, inserendo anche i dati anagrafici del coniuge, se presente, e dei figli. Vanno inoltre inseriti tutti i dati indispensabili per il pagamento, la dichiarazione di responsabilità e l’assenso al trattamento dati. L'assegno viene corrisposto a entrambi i genitori, anche se separati, ma si può chiedere che il sussidio venga attribuito ad uno solo. Per quanto riguarda i figli maggiorenni, questi possono presentare da soli la domanda.
Le criticità

Bisogna dire che la misura, fin dall'inizio, non ha soddisfatto tutte le categorie. L'assegno unico va a sostituire tutti i precedenti provvedimenti a sostegno delle famiglie, dal bonus bebè fino alle detrazioni e gli assegni familiari. Ne consegue che, stando anche a quanto calcolato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), circa un milione di bambini e ragazzi riceveranno minor sostegno economico rispetto ad ora.

Il governo ha introdotto una clausola di salvaguardia per tutelare quelle famiglie che perderebbero circa 503 euro all’anno, tuttavia tale provvedimento resterà fino al 2024, è limitata a quei nuclei con Isee fino a 25 mila euro, e sarà soggetta a décalage. Tante, dunque, le famiglie a pedere sostegno.

Nei prossimi giorni, dunque, i sindacati chiederanno delle modifiche all'assegno unico, depositando una raccolta firme.

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