Economia

Importi, rinnovo, domanda: le ultime novità sull'assegno unico

La domanda per l'assegno unico ai figli andrà presentata ogni anno: è quanto ha affermato la ministra per Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Ecco cosa c'è da sapere

Importi, rinnovo, domanda: le ultime novità sull'assegno unico

Dal 1° gennaio è possibile presentare le domande per l'assegno unico ai figli come ci siamo occupati sul Giornale.it: lo ha fatto sapere l'Inps che dà la possibilità di presentare la domanda compilando il form on line tramite Spid, carta di identità elettronica, carta dei servizi, oppure recandosi presso un Istituto di patronato di propria fiducia oppure contattando il numero del centralino Inps.

"Presentare la domanda ogni anno"

La cosa importante che devono però sapere le famiglie italiane è che "ogni anno deve essere rinnovata la domanda, perché può cambiare la condizione dello stato della della famiglia, e parte da marzo e termina a febbraio dell'anno successivo", ha affermato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, a Tgcom24. In pratica, ci sono due mesi (gennaio e febbraio) all'inizio di ogni anno in cui si può rinnovare la domanda. In questo primo anno, le richieste sono attive da ieri e le famiglie che faranno domanda da oggi al 30 giugno riceveranno comunque l'assegno retroattivo a partire da marzo. "Siccome a marzo cesseranno le detrazioni fiscali e gli assegni ai nuclei familiari che invece si mantengono per il mese di gennaio e febbraio, noi invitiamo le famiglie a cercare di fare le domande entro questi primi due mesi", ha aggiunto.

A chi è rivolta la misura

L'assegno unico si rivolge a tutte le famiglie con figli a carico "dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. È una misura che finalmente non distingue in base alla la tipologia di lavoro dei genitori". Trattandosi di un sussidio state, ogni mese che passa le famiglie che ne avranno diritto riceveranno la somma di denaro senza il timore che questa situazione possa cambiare soltanto perché può cambiare la situazione lavorativa. "Sarà dimensionato, cioè la quantità di denaro che le famiglie riceveranno cambierà in base al reddito familiare: si va da 175 euro per Isee inferiore ai 15mila euro fino ai 50 euro che è la cifra minima per chi ha più di 40 mila euro di Isee o chi ritiene di non dover presentare l'Isee", ha aggiunto la Bonetti al quotidiano online.

Gli importi

Come abbiamo scritto sul Giornale.it, l'assegno unico avrà valore di 175 euro per i minorenni e di 85 euro per i maggiorenni con età tra i 18 e i 21 anni: questo purché l'Isee della famiglia che fa richiesta sia inferiore ai 15mila euro. Qualora l'Isee fosse superiore allora l'assegno sarebbe più basso. Qualora si raggiungano o superino i 40mila euro, l'assegno è compreso tra 25 e 50 euro al mese. In alcuni casi però è potenziato come per i figli successivi al secondo, per i minorenni non autosufficienti, per i nuclei dove le madri hanno meno di 21 anni, quando entrambi i genitori lavorano e quando il figli hanno una disabilità (in questo caso l'importo varia a seconda della gravità). L'Inps ha realizzato anche un simulatore dove basta inserire alcuni dati per capire quanto si riceverà dallo Stato qualora si volesse fare la richiesta.

"Impegno mantenuto"

La ministra mostra soddisfazione anche sul proprio profilo Facebook per la pubblicazione avvenuta in Gazzetta Ufficiale e che si rivolge a oltre 7 milioni di persone in tutta Italia. "Un sostegno strutturale e stabile per tutte le famiglie con figli - scrive - non solo una riorganizzazione di misure ma un aumento di risorse da 6 miliardi.

È il gusto del futuro che il Presidente Draghi ha indicato per l'Italia, il primo passo compiuto di una strada nuova nelle politiche familiari, il Family Act, che sostiene stabilmente il coraggio delle scelte e investe nelle nuove generazioni".

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