Bcg rilancia i giovani talenti per progettare il futuro

Paolo Stefanato

«Unlocking the potential», sbloccare il potenziale, è l'iniziativa di Boston Consulting Group: il big della consulenza strategica riunisce a Milano, a proprie spese, 100 ragazzi selezionati nelle università italiane, e li mette in contatto con il più alto livello di manager e imprenditori, con lo scopo di aiutarli a progettare il proprio futuro grazie allo stimolo che proviene da chi ce l'ha fatta.

«In un Paese come l'Italia il vero asset è il capitale umano: valorizzarlo è un'esigenza assoluta», spiega Giuseppe Falco, ad di Bcg. In palio non c'è una assunzione, ma un bagno di esperienza con personaggi altrimenti inavvicinabili. Comunque, il 95% dei ragazzi tra i 23 e i 26 anni che hanno partecipato alle tre edizioni precedenti ha trovato subito lavoro. I giovani arrivano da tutta Italia e frequentano o hanno frequentato corsi di studio diversi, dall'ingegneria gestionale alla medicina, e parlano correntemente più lingue. In questi giorni incontrano personaggi come l'imprenditore Brunello Cucinelli, Marco Alverà (ad di Snam), Matteo Del Fante (Poste), Fabrizio Salini (Rai), oltre ad esperti di geopolitica, come Paolo Magri presidente dell'Ispi, Staffan de Mistura, già inviato Onu in Siria, Giampaolo Cantini, ambasciatore italiano al Cairo. Per le giovani promesse significa trarre «nuove fonti di ispirazione», sintetizza Giulia, ingegneria al Politecnico di Milano.

Paolo, che studia medicina alla Statale, è pronto a cogliere il meglio di esperienze di studio e di lavoro diverse dalle sue, mentre Luca, che alla Bocconi frequenta Data science, è consapevole che chi padroneggia i dati, nel mondo attuale, può aprire qualunque porta.

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