Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha proposto di equiparare le fasce di reperibilità dei lavoratori privati a quelle dei dipendenti pubblici, passando da quattro a sette ore, durante i giorni di malattia. La proposta di Boeri sarebbe finalizzata a garantire uniformità dei controlli tra il settore pubblico e privato, in vista del lancio a partire dal primo settembre del Polo unico delle visite di controllo.
Che cosa cambierebbe? In questo momento, le fasce di reperibilità dei lavoratori privati sono 10-12 e 17-19, per un totale di 4 ore. Tre in meno dei lavoratori della pubblica amministrazione, che devono essere disponibili a sottoporsi ai controlli nelle fasce orarie 9-13 e 15-18, per 7 ore complessive. La necessità di equiparare le fasce di reperibilità si pone in vista dell'avvio da parte di Inps, a partire dal primo settembre, del Polo unico delle visite di controllo.
Cambiamenti in vista anche per quanto riguarda l'identità di chi svolge i controlli nei confronti dei travet. Dall'1 settembre non sarà più l'Asl ad effettuare le visite fiscali, ma l'Inps. La ragione è sempre la stessa: una maggiore "uniformità dei controlli sul territorio".
Secondo le aspettative di Boeri, il numero di controlli del settore pubblico dovrebbe essere di gran lunga superiore a quello registrato nei confronti dei
lavoratori privati.Nel 2015, un lavoratore privato malato su 20 era stato sottoposto a una visita fiscale (il 5 per cento): il presidente dell'Inps vuole una percentuale molto più alta per i lavoratori della Pa.
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