«L'orientamento del governo è procedere alla privatizzazione di Poste Italiane entro 5-6 mesi mantenendone il controllo e con una quota riservata ai dipendenti». Lo ha affermato il vice ministro per lo Sviluppo Economico, Antonio Catricalà, in audizione alla commissione Trasporti della Camera. «La privatizzazione - ha aggiunto Catricalà - fornirà una provvista di risorse utili per ridurre la nostra posizione debitoria, alimentando il fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato, e sarà strumento di incentivo per una maggior efficienza e l'ampliamento dei servizi e dell'offerta che una grande azienda come Poste Italiane deve assicurare». Non è mancata la protesta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che già paventano una privatizzazione «difficile» come si è poi rivelata quella di Telecom. «Poste - dicono - è una società importante per il Paese e che oltretutto fa utili per un miliardo di euro.
Si tratta di un «regalo» a qualcuno, sfruttando come giustificazione la riduzione del debito pubblico». Secondo i Cinque Stelle Catricalà non ha parlato degli eventuali privati interessati all'operazione e non ha chiarito quali sarebbero i benefici che sarebbero apportati al servizio dalla privatizzazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.