Ilva, salta la trattativa: "Tocca al nuovo governo"

I sindacati delegittimano il ministro Calenda: la questione Ilva passa al prossimo governo

Ilva, salta la trattativa: "Tocca al nuovo governo"

La questione Ilva sarà una delle prime che dovrà affrontare il prossimo governo. I sindacati hanno boccitao infatti il tentativo fatto dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, per far sottoscrivere un accordo con Am InvestCo.

La trattativa è interrotta. Qualcuno al tavolo ha sollevato il problema della legittimità a negoziare di un esecutivo ormai con le ore contate e questo avrebbe - secondo alcuni - spinto il ministro a riconoscere che non vi erano le condizioni per proseguire. Ciò non significa - precisano dal ministero - che Calenda abbia abbandonato il tavolo.

Se anche fosse vero che uno scontro politico abbia determinato la fine dell'incontro, resta il fatto che la proposta di mediazione avanzata da Calenda è stata bocciata dalle organizzazioni sindacali. A nulla è valsa la dichiarazione, messa nero su bianco, che tutti i lavoratori avrebbero avuto a fine piano "garanzia di continuità occupazionale a tempo indeterminato". Per Fim, Fiom, Uilm, Ugl la soluzione indicata per 4.000 lavoratori (su una forza lavoro di 14.000) non corrisponde alla richiesta di "zero esuberi" fatta fin dal primo giorno di negoziati. L'azienda si è impegnata infatti ad assumere 10.000 lavoratori a tempo indeterminato; 1.

500 sarebbero stati trasferiti, inizialmente fino a giugno 2021, ad una società di servizi costituita da Ilva e Invitalia e i restanti sarebbero rimasti all'Ilva in amministrazione straordinaria, usufruendo di un piano di incentivi all'esodo volontario a cui venivano destinati 200 milioni.

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