Economia

L'accoglienza positiva del mondo produttivo

Da industria e commercio plauso a Meloni. Sindacati in attesa del primo confronto Bonomi apprezza le parole sul lavoro. Sangalli quelle sull'energia

L'accoglienza positiva del mondo produttivo

Apprezzamento da parte delle imprese, richiesta di confronto da parte del sindacato: il discorso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera per la fiducia ha convinto soprattutto i rappresentanti degli industriali e dei commercianti, mentre da Cgil, Cisl e Uil si chiede di aprire subito un confronto, a partire da quello sul reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati falcidiato dalla corsa dei prezzi e dall'aumento delle bollette. La Cgil in particolare si dice contraria all'ipotesi di una tregua fiscale, che per la confederazione sindacale suona come un condono, e a condividere il taglio del cuneo fiscale tra datori di lavoro e lavoratori: la riduzione della pressione fiscale - si afferma - deve essere a solo vantaggio del lavoro e dei pensionati. «Abbiamo apprezzato - sottolinea il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi - l'aver riaffermato la collocazione internazionale italiana, quindi in Europa e atlantista, e abbiamo particolarmente apprezzato il fatto di aver messo al centro anche il tema del lavoro a 360 gradi, un tema sul quale credo il Paese nei prossimi mesi deve fare delle grandi riflessioni. Ed è ovvio che condividiamo che senza l'industria non c'è l'Italia, lo dicono i numeri». Anche la Confcommercio sottolinea come sia «importante» che ci sia «l'annuncio del mantenimento e del rafforzamento delle misure nazionali volte a contenere l'impatto del caro energia e del caro carburanti su imprese e famiglie», definendo «giusti» gli «obiettivi programmatici di «un nuovo patto fiscale».

Il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, ha quindi chiesto un confronto con il Governo, ribadendo che non basta essere solo informati sulle intenzioni dell'esecutivo. La priorità - ha spiegato - deve essere il potere d'acquisto di stipendi e pensioni, ma anche la riforma delle pensioni. «Il condono fiscale - ha detto Landini - non è strada da seguire. La prima priorità è il reddito dei lavoratori. I 200 euro che sono stati dati e i 150 che arriveranno a novembre sono insufficienti ad affrontare quello che sta succedendo, c'è un'emergenza. Vedo il rischio di una situazione sociale esplosiva se non si affrontano questi temi nelle prossime settimane». Anche il leader della Cisl, Luigi Sbarra, chiede a Meloni di aprire il confronto, sottolineando la necessità di un «Patto sociale che unisca governo nazionale e istituzioni locali, sindacato e imprese in un percorso capace di sostenere crescita e innovazione, investimenti e coesione a cominciare dal Pnrr, elevare tutele e redditi di lavoratori, pensionati e famiglie, qualificare e far ripartire il lavoro, rilanciare e redistribuire la produttività».

«Siamo come sempre, disponibili al confronto, ha detto il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri» il nostro giudizio dipenderà dai fatti e dal merito delle scelte che saranno assunte».

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