Mps studia un bond ibrido Viola fa campagna acquisti e comincia da Unicredit

L’amministratore delegato del Monte dei Paschi, Fabrizio Viola, pensa a un bond ibrido per consolidare il patrimonio dell’istituto e chiamerà nuovi top manager esterni per costruirne il rilancio: dopo la nomina a presidente di Alessandro Profumo, sono attesi a Siena come direttore finanziario Bernardo Mingrone (che arriva da Pioneer, Ilaria Dalla Riva (Sky) per il posto di direttore operativo (coo) con responsabilità alle risorse umane e Sergio Vicinanza (Soprarno Sgr) a capo dell’area finanza e tesoreria.
Mps (-3,9% in Borsa) conta di portare il nuovo piano industriale, senza aumento di capitale, sul tavolo del cda il 14 giugno. La trimestrale, che ha visto un ritorno all’utile (per 54,5 milioni) rispetto agli ultimi tre mesi del 2011, ma sotto i livelli del primo trimestre 2011 (-61,2%) e ricavi pressoché stabili a 1,5 miliardi (+1,4%), «è da lavori in corso», ha sottolineato Viola agli analisti finanziari, aggiungendo che «ci sono ancora molte cose da fare, che necessitano di lavoro e di tempo». L’azione «terminerà entro questo trimestre»: a metà giugno sarà infatti pronto il nuovo business plan, basato su tre pilastri: capitale, liquidità strutturale e redditività, con l’obiettivo di tornare a remunerare gli azionisti. «Sarà un piano molto operativo», ha aggiunto Viola, che sta verificando con le Authrority la possibilità di emettere, per la prima volta in Italia, un «CoCo bond», ossia obbligazioni ibride che si convertono in azioni se il coefficiente patrimoniale scende sotto una certa soglia.

Quanto all’inchiesta giudiziaria che scuote Siena, Viola ha detto che «allo stato attuale» non si attendono «rischi rilevanti di tipo patrimoniale», ma un problema di reputazione si pone. Infine la Fondazione Mps ha ufficializzato l’accordo di standstill sul debito con le banche.