Parte l'aumento del Creval da 700 milioni. La banca avverte: "Massimo grado di rischio"

Richiamo della Consob a vendere le azioni soltanto a investitori adeguati

Parte l'aumento del Creval da 700 milioni. La banca avverte: "Massimo grado di rischio"

La ricapitalizzazione del Creval da 700 milioni, al via domani, si farà: fino al 2 marzo saranno negoziati i diritti e fino all'8 marzo potranno essere esercitate le opzioni di acquisto per i titoli di nuova emissione. Ma non è un'operazione per tutti. Lo stesso Creval, nella nota di sintesi del Prospetto pubblicato ieri sera, qualifica i propri titoli come «strumenti finanziari aventi la massima classe di rischio». Le azioni, prosegue la banca in ottemperanza alla nuova Mifid 2 - «non sono adatte a investitori che non possono sopportare la perdita integrale del capitale investito o che hanno una totale avversione al rischio o che necessitano di una garanzia di redditività dell'investimento». La normativa impone infatti agli emittenti di qualificare il profilo di rischio dei titoli offerti sul mercato.

Contemporaneamente Consob, in un avviso, ha richiamato l'attenzione sulla necessità che «gli intermediari distributori» (ossia i soggetti che proporranno le azioni Creval ai piccoli risparmiatori) tengano conto delle indicazioni fornite da Creval ad esito del processo di product governance», ossia che si tratta di un investimento che non è per tutti. I sottoscrittori dovranno infatti avere un profilo di rischio adeguato, in caso contrario potrebbe non essere consentita loro l'adesione alla ricapitalizzazione.

I motivi del «rischio» connesso all'aumento Creval, sono racchiusi nel centinaio di pagine del documento di sintesi dove si alternano avvertenze sulle «variabili connesse con l'andamento macroeconomico e l'evoluzione del contesto regolamentare», da cui dipendono gli obiettivi del piano industriale elaborato dal direttore generale Mauro Selvetti. Si dettagliano quindi le cause pendenti, i crediti incagliati, l'effetto iperdiluitivo dell'aumento (al 99,8%), gli stringenti ratio patrimoniali europei. Non solo. Al Creval è in corso anche un'ispezione della Consob.

La stessa Autorità ha sottolineato le «caratteristiche di forte diluizione» dell'operazione e il conseguente «rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichino anomalie nel processo di formazione dei prezzi, consistenti in una sopravvalutazione del prezzo di mercato rispetto al loro valore teorico». L'aumento prevede infatti che ad ogni titolare di vecchie azioni Creval siano consegnati 631 diritti di opzione per acquistare nuovi titoli a 10 centesimi l'uno. Per ridurre la volatilità, sarà adottato il cosiddetto «modello rolling»: i diritti potranno essere esercitati da mercoledì e si potranno acquistare, in anticipo rispetto alla normale procedura, i «nuovi» titoli.

Chi non aderisce troverà polverizzata la propria quota: il Creval infatti, dopo la perdita del 30% in una settimana, ha chiuso venerdì con una capitalizzazione di 86 milioni.

Creval ha infine annunciato che Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum, in caso di inoptato, metteranno mano al portafoglio per 55 milioni complessivi. L'operazione è comunque garantita da un consorzio di 11 banche.

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