DOPO LA POLEMICA DI F2i Ora la Consob vuole altri dettagli sulla quotazione Sea

La Consob ha chiesto alla Sea un'integrazione al prospetto informativo per la quotazione in Borsa. Dopo lo scambio di lettere e la richiesta di informazioni sensibili (sul traffico aereo degli ultimi mesi e sui crediti) da parte del socio privato F2i, anche l'Authority guidata da Giuseppe Vegas (che monitora da vicino la situazione) si è fatta avanti nei confronti del gestore degli scali milanesi. Ieri il Comune di Milano ha incontrato i rappresentanti di F2i chiedendo loro di non intralciare l'Ipo e auspicando il ripristino di un clima di serenità che non ostacoli il collocamento. Il fondo guidato da Vito Gamberale è scontento della forchetta di prezzo fissata (0,8-1,075 miliardi), inferiore al prezzo pagato per l'ingresso nella società. Un comunicato di Sea emesso nella tarda serata di mercoledì aveva comunque cercato di render note al mercato le circostanze oggetto di controversia.

In particolare, il mese di ottobre è stato caratterizzato da un calo del 5,4% del traffico passeggeri nel sistema aeroportuale milanese. In secondo luogo, il fondo svalutazione crediti copre per 10 milioni l'esposizione nei confronti di vettori come Blue Panorama (in concordato in continuità) e Meridiana-Air Italy.

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