Pacchi in crescita del 74,5% (a 368 milioni) e polizze che salgono del 40% (a 496 milioni). Sono questi due driver ad aver spinto, nel primo trimestre dell'anno, gli utili di Poste Italiane a quota 447 milioni, segnando un balzo del 46%. Numeri migliori delle attese che hanno saputo cavalcare, grazie allo sviluppo digitale del gruppo, la domanda e le esigenze nate nel lockdown. Ma anche un effetto diretto del nuovo piano «24sì», che sta generando efficienze di gruppo.
Basti pensare che, nel primo trimestre, nell'ambito del programma di trasformazione degli impianti di smistamento, è stato inaugurato un nuovo hub con una gestione di oltre un milione di pacchi al giorno, il doppio rispetto al 2020.
Ma quello dei pacchi non è l'unico settore ad aver performato positivamente. Tutti i numeri hanno il segno più: i ricavi sono saliti del 9,8% a 2,9 miliardi, mentre il risultato operativo è cresciuto del 40,8% a 620 milioni. I costi totali sono stati pari a 2,3 miliardi, in linea con le attese, in aumento del 3,7% sullo stesso periodo 2020 con un aumento di quelli variabili a sostegno della crescita del business. L'ebit ha raggiunto quota 620 milioni (+40,8%).
Guardando trasversalmente ai settori, si è registrata una crescita record dei pacchi con volumi business to consumer (aziende verso clienti) in aumento dell'88%. In generale, i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione si sono attestati su 917 milioni (+18,9%).
Quanto ai servizi finanziari, manca invece ancora l'intesa tra Poste e Cdp sui ricavi da buoni fruttiferi e libretti postali e la gestione della raccolta da remoto: la convenzione è scaduta a fine 2020. «Stiamo facendo buoni progressi per un accordo con Cdp sul rinnovo della convenzione per la raccolta del risparmio postale», ha detto l'ad Matteo Del Fante, specificando di «non voler massimizzare le commissioni, che sono ragionevoli, ma di cercare stabilità e impegno».
Nel dettaglio i servizi finanziari sono cresciuti del 3,8%, a 1,3 miliardi, e i servizi assicurativi hanno registrato premi lordi totali a 5,7 miliardi, per metà generati da prodotti multiramo. I ricavi da pagamenti mobili si sono attestati su 192 milioni, in aumento del 16,5%.
«Sono soddisfatto ha commentato lo stesso Del Fante dei risultati raggiunti in termini di ricavi e costi; siamo ora concentrati sul nostro crescente ruolo di pilastro strategico a sostegno dell'Italia, grazie alla nostra presenza
omnicanale»Nonostante i numeri positivi la Borsa non ha premiato il titolo, che ha chiuso in calo la seduta a Piazza Affari dell'1,25% a 11,04 euro. Prese di profitto per un titolo che da inizio anno ha guadagnato oltre il 30%.
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