Settimana bianca, quanto ci costa?

Quest'anno si prevede un incremento in termini di arrivi assai consistente, pari al +7,8%, mentre per le presenze gli indicatori segnano un +7,1%

Settimana bianca, quanto ci costa?

Quest'anno, per trascorrere una settimana di vacanza in montagna, si spenderà in media 975 euro a persona. Spesa che arriva a 2.351 per un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni. È quanto rileva Skipass Panorama Turismo, l'unico Osservatorio turistico della montagna italiana.

Ammonta, invece, a 340 euro la spesa media a persona per trascorrere un fine settimana sulla neve in Italia. Rispetto alla passata stagione invernale, i costi della settimana bianca subiscono un incremento del 3,9%, con un aumento di 34 euro a persona che diventa, per il nucleo, pari a 87 euro (in relazione a sconti e agevolazioni varie). O

Occorre specificare che non si tratta della spesa per la classica settimana bianca, che viene offerta con formula promozionale e comprende soggiorno+skipass (che si assesta a 534 euro), ma del costo reale di 7 giorni in montagna, comprensivo di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e/o noleggio attrezzature, etc.

In generale, le previsioni della montagna bianca italiana 2015-2016 risultano positive. Questo comparto turistico si conferma essere di estrema importanza all'interno del sistema turismo in Italia. "Infatti - sostiene l'Osservatorio - il fatturato del turismo neve in tutti i suoi aspetti, dalla ricettività alberghiera ed extralberghiera, agli impianti di risalita, attività ricreative e di intrattenimento, ristorazione, noleggio attrezzature, rappresenta oggi, a livello nazionale, l'11,5% del complessivo sistema del turismo italiano. Per la stagione invernale 2015-2016, le previsioni indicano in 4 miliardi 717 milioni di euro il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (alberghi, villaggi, b&b, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.), 4 miliardi 682 milioni di euro il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve. E ancora: 1 miliardo 168 milioni di euro l'ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento".

Quest'anno si prevede un incremento in termini di arrivi assai consistente, pari al +7,8%, mentre per quanto riguarda le presenze gli indicatori segnano un +7,1%. Anche il fatturato registrerà un aumento, pari a +7,3 punti percentuali.

Questi dati manifestano, quindi, una stagione invernale improntata sull'ottimismo e sulla fiducia da parte degli operatori della filiera, e trovano conferma anche nei segnali positivi che giungono da alcuni mercati esteri, per quanto riguarda l'incremento previsto da parte di diversi tour operator che trattano la montagna bianca italiana, e da una situazione interna, nazionale, che sta spingendo i nostri connazionali a spendere qualcosa in più per le vacanze.

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