Gli utili del Banco Bpm battono le stime. Il dividendo è più vicino

Profitti in crescita del 68% a 563 milioni L'ad Castagna ipotizza il ritorno alla cedola

Gli utili del Banco Bpm battono le stime. Il dividendo è più vicino

Banco Bpm potrebbe «ricominciare a pensare alla distribuzione di un dividendo». L'amministratore delegato, Giuseppe Castagna, nel corso della conference call di presentazione di conti semestrali, superiori alle stime del mercato, ha promesso soddisfazioni ai soci, cioè la cedola. «Prevediamo - ha aggiunto - che l'utile per azione rettificato per il 2019 superi 0,3 euro per azione», allineandone il valore «con il consensus del mercato». Il numero uno dell'istituto ha spiegato che la «redditività» sarà al centro dei piani presenti e futuri dell'istituto di credito, confermando che il nuovo business plan sarà presentato «entro fine anno».

Per quanto riguarda i conti, Banco Bpm ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 593 milioni di euro, in crescita del 68% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il margine di interesse si è attestato a 1,02 miliardi di euro, in flessione rispetto agli 1,18 miliardi dei primi sei mesi del 2018. Le commissioni nette sono ammontate a 888,2 milioni (-5%). Le spese per il personale sono calate del 4% su base annua a 843,9 milioni, mentre le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono state praticamente dimezzate (-49,1%) a 349,6 milioni, per effetto, si legge in una nota, «della contrazione delle sofferenze derivante dalle azioni di derisking» portate a termine l'anno scorso. Il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 65 punti base, in diminuzione rispetto al dato dello scorso esercizio pari a 184 punti base. Il secondo trimestre, in particolare, ha evidenziato un utile netto pari a 442,6 milioni, che si confronta con i 150,5 milioni realizzati nel primo trimestre e ben al di sopra del consensus che si fermava a 410 milioni. Il Cet 1 ratio «Ifrs9 fully phased» pro-forma è al 12% mentre quello «Ifrs9 phased in» pro-forma si è attestato al 13,8 per cento. Per quanto riguarda la qualità del credito, gli stock di credito deteriorati netti sono pari a 6,2 miliardi con una contrazione di 537 milioni rispetto a fine 2018.

«Finalmente possiamo dedicare la nostra attenzione e il nostro focus sull'azione commerciale», ha detto Castagna agli analisti aggiungendo che ora la banca è «libera di concentrarsi sulla profittabilità» e

sull'«aumento dei ricavi». Altri fronti saranno «la tenuta dei costi sotto controllo e l'esplorazione delle opportunità del digitale». Ieri Banca Bpm ha guadagnato lo 0,12%, i risultati sono stati infatti diffusi a mercati chiusi.

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