Hanno vinto viaggi in giro per il mondo, ricevuto targhe di merito e i complimenti del presidente della Repubblica. Hanno esposto i loro progetti in una mostra (alla Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) e li hanno descritti al pubblico, hanno sfilato davanti a telecamere e fotografi. Ma soprattutto i 75 studenti finalisti del concorso per giovani scienziati promosso dallUnione europea, tutti fra i sedici e i diciannove anni, hanno inventato qualcosa. Hanno creato, insomma. Chi un motore a idrogeno, chi lenergia dai frutti di bosco, chi il robottino trasporta-persone, chi il modo di convertire in sapone gli oli usati. Non solo. Hanno smascherato bugie colossali. Non tutti i cibi bio sono indenni dagli Ogm, lo provano Silvia Bona, Elisa Colombaro e Marta Roggero dello scientifico Cocito di Alba. Ancora: in una sigaretta cè molta più nicotina di quella riportata sulla confezione. Il merito dellindagine sul tabacco va a Luca Ferrari, Daniele Ferrari e Matteo Visigalli, ultimo anno allistituto industriale perito-chimico di Casalpusterlengo. «Sulla confezione cè scritto nicotina mg 0,4, ma non è specificato in che rapporto stia la nicotina con le altre sostanze - spiega Luca -. Abbiamo usato il metanolo per estrarre la nicotina e ci siamo accorti che la sua presenza è dieci volte superiore a quella dichiarata». La prova che linquinamento dei fiumi provoca mutazioni genetiche arriva da Gaia Gagliardi, Sabrina Isufi e Jonatan Berhane del professionale Golgi di Brescia. «Abbiamo pensato al fiume Mella perché ci passiamo sempre accanto e ci accorgiamo di quanto puzza - testimoniano i ragazzi -. Tutti sanno che è inquinato ma nessuno fa niente. Abbiamo usato alcune cipolle (sono bioindicatori semplici ed economici, adatti anche ai Paesi in via di sviluppo), le abbiamo fatte crescere nellacqua del fiume che irriga i nostri campi. Le radici si sono annerite, effetto del piombo, e non si sono sviluppate del tutto. In più abbiamo notato la comparsa di micronuclei, effetto di trasformazioni cromosomiche. E noi mangiamo la verdura inzuppata di questacqua». Ma cè anche del buono, nei prodotti della terra. Quattro studenti del liceo scientifico tecnologico Malignani di Udine, i vincitori del primo premio, hanno provato con successo a estrarre i carotenoidi (vitamina A) dalle pesche: «Finora questa sostanza nota anche come retinolo (ha effetto antitumorale) si prendeva dai pomodori, dalle carote e dagli idrocarburi - riferisce Filippo Dubsky -. Da noi ci sono molte pesche, ci abbiamo pensato per via del colore acceso, effetto dei carotenoidi, appunto. Le abbiamo frullate, abbiamo aggiunto un solvente e siamo arrivati alla vitamina».
Il prossimo bando del concorso «I giovani e le scienze» della Commissione europea è già aperto. La scadenza per presentare ricerche e invenzioni è il 26 febbraio 2010. Ai neoinventori un premio da 7mila euro. info: www.fast.mi.it
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