Museo dell'Olocausto, Monti si commuove: leggi razziali infami

Continua la visita in Israele del presidente del Consiglio: a Gerusalemme scrive il suo omaggio sul libro nel museo che ricorda l'Olocausto

Museo dell'Olocausto, Monti si commuove: leggi razziali infami

Gerusalemme - Il premier Mario Monti ha concluso lunedì la visita in Israele e Territori palestinesi, per proseguire il suo tour mediorientale in Egitto.

Lunedì mattina, il presidente del Consiglio e la moglie Elsa hanno visitato a Gerusalemme lo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto. "Una visita commovente, sconvolgente", ha detto Monti dopo un lungo e dettagliato tour del museo in ricordo dei sei milioni di ebrei vittime dell'Olocasuto. Nella sala delle Rimembranza, il presdiente del Consiglio ha ravvivato la "fiamma perpetua" della memoria e deposto una corona di fiori con i colori del tricolore italiano. "Con profonda emozione e grande rispetto rendo omaggio alla forza e al coraggio del popolo ebraico durante la sua storia millenaria e in particolare durante la tragedia dell'Olocausto", ha scritto il premier italiano sul libro degli ospiti d'onore. "Che la Memoria sia la Torcia della verità attraverso le generazioni, in modo che tali tragedie non possano più accadere", ha scritto in inglese per proseguire in italiano: "L'Italia rinnova il suo impegno a tenere viva nella società civile tale consapevolezza, contro ogni insorgere dell'antisemitismo".

Poco dopo, nel centro di Gerusalemme, a pochi passi dalla città vecchia, nella sinagoga di Conegliano, un tempio del 1700 interamente trasportato nella Città Santa negli anni 50, ha incontrato la comunità ebraica italiana. "La partecipazione attiva e fruttuosa delle comunità ebraiche alla vita nazionale italiana - ha detto nel suo discorso - sin dai suoi albori, ha reso ancora più atroce l'infame scelta di introdurre quelle leggi razziali che hanno brutalmente interrotto questa simbiosi, condannando migliaia di ebrei italiani all'esclusione e, infine allo sterminio". Ha parlato della partecipazione degli ebrei alla vita della nazione italiana e alla sua storia, dai moti risorgimentali alle campagne garibaldine fino alla lotta di liberazione. "Sento di trovarmi in un luogto speciale", ha spiegato.

La visita in Israele si è conclusa con un incontro con il neo capo dell'opposizione, leader del partito Kadima, Shaul Mofaz. Lunedì, dopo aver incontrato per la parte israeliana il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e il primo ministro Benjamin Netanyahu, per la parte palestinese il rais dell'Autorità nazionale Abu Mazen a Ramallah, il premier Monti ha cenato assieme al presidente Shimon Peres. Durante la cena di gala, il presidente del Consiglio si è lungamente soffermato a parlare di Italia, del suo governo, della riforma del lavoro, che ha difeso e definito "bilanciata": rende "il mercato del lavoro molto più flessibile a beneficio delle imprese e meno dualistico".

Il Professore ricorda altre riforme introdotte dal suo governo, la lotta all'evasione, quella sull'età pensionabile e le liberalizzazioni. Gli italiani sono più "maturi", ha detto, considerando che il calo di consensi dell'esecutivo, dopo cambiamenti così radicali, è stato lento e graduale, ha spiegato.

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