Città del Messico Almeno cento morti nelle ultime 48 ore: il bilancio della violenza legata al narcotraffico continua ad aggravarsi in Messico, dove decine di migliaia di persone sono morte da quando, sei anni fa, il presidente Felipe Calderòn ha deciso di dispiegare le forze armate per una «guerra totale» contro il crimine organizzato. Secondo un calcolo fatto dal quotidiano La Reforma, nei primi 10 giorni di agosto sono state uccise 283 persone in episodi di violenza avvenuti in 20 dei 32 Stati che costituiscono la struttura federale del Messico.
Venerdì la violenza si è scatenata nello Stato di Michoacàn, che si affaccia sull'Oceano Pacifico, dove uomini armati appartenenti al gruppo criminale Tierra Caliente hanno seminato il terrore, bloccando le strade regionali e dando fuoco ad automobili e stazioni di servizio. Bilancio di vittime: cinque trafficanti e due poliziotti. A San Luis de Potosì, capitale dello Stato omonimo, 21 persone sono morte in una serie di scontri fra narcos e forze della polizia.
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