L'ha aggredita e picchiata, le ha tagliato il naso, le labbra e le orecchie. E poi, dopo averla mutilata orrendamente, ha continuato a prenderla a botte, fino a uccidere il bimbo che aveva in braccio. Una tragedia avvenuta a Sanghar, in Pakistan, nella provincia di Sindh, dove un uomo ha picchiato brutalmente la moglie, sostenendo che il suo «onore» fosse stato violato. Il piccolo, di soli quindici giorni, era il figlio della coppia: è stato massacrato senza pietà, fino alla morte. È arrivato in ospedale senza più speranza.
Secondo il sito Geo la donna ha spiegato ai medici che da tempo il marito commetteva abusi e violenze su di lei. Ieri però la violenza è degenerata: l'uomo l'ha portata in un campo, dove le ha amputato naso, labbra e orecchie e ha ucciso il bimbo che lei teneva fra le braccia, ferendolo e picchiandolo. Ora l'uomo è ricercato. Mentre è stato arrestato un altro uomo protagonista di una orrenda violenza, sempre in Pakistan, nel villaggio di Kot Addu, a Muzaffargarh: Younus Allahditta ha seppellito viva la figlioletta di un anno, perché convinto che fosse illegittima. La bimba è morta in pochi minuti.
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