Gli esuli di Pola e i crimini dei totalitarismi

Gli esuli sono già tornati a Pola lo scorso anno, ma questa è la prima volta che in segno di riconciliazione saranno onorate, senza se e senza ma, le vittime degli opposti totalitarismi, comunista e nazifascista. Domani i polesani del 56imo raduno toccheranno quattro tappe della memoria in Slovenia e Croazia. Si comincerà dal cimitero di Capodistria «per rendere omaggio alle vittime del regime titoista» spiega l’ex generale Silvio Mazzaroli direttore del periodico degli esuli L’Arena di Pola. Seconda tappa al monumento di Strugnano che ricorda dove, nel 1921, un gruppo di squadristi triestini fece fuoco su dei ragazzi. L’omaggio alle vittime delle foibe avverrà alla cavità di Terli nei pressi di Barbana.

«I partigiani prelevarono esclusivamente civili nei centri abitati, tra cui quattro donne, alcuni minorenni e Giacomo Zuccon il nonno dell’ad della Fiat Sergio Marchionne» spiega Mazzaroli. L’ultima tappa sarà il monumento alle vittime del terrore fascista lungo la strada per Fasana, dove una rappresaglia falciò 21 antifascisti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica