Le Fiere asso nella manica per ripresa ed esportazioni

Le Fiere asso nella manica per ripresa ed esportazioni

Affari per 60 miliardi nelle fiere organizzate in Italia: nel 2013 si sono svolti 1.027 eventi (196 internazionali) che hanno schierato 200mila espositori totali (il 28% proveniente dall'estero) e ospitato 22 milioni di visitatori (uno su 10 straniero). Il settore è strategico, basti pensare che 3 imprese su 4 vedono nella fiera uno strumento fondamentale per il proprio sviluppo. In un settore così importante, la parte del leone la gioca l'Associazione delle esposizioni e fiere internazionali (Aefi) che ospita nei suoi 36 quartieri fieristici l'85% degli eventi (il 97% delle manifestazioni internazionali). «Nonostante la crisi continui a mordere e le fiere mostrino che le difficoltà non sono ancora finite – commenta Ettore Riello, presidente di Aefi - il nostro Osservatorio del secondo trimestre 2013 evidenzia segnali incoraggianti: sia il numero delle manifestazioni che quello degli espositori hanno registrato un saldo positivo (+25,1% e + 8,7%). Le imprese italiane continuano a nutrire fiducia nello strumento fiera, ma la crisi induce a essere più selettivi nella scelta delle manifestazioni da presidiare. Affinché le fiere possano continuare a essere percepite come una reale piattaforma competitiva, tutto il settore è chiamato a evolvere verso una maggiore compattezza e una migliore capacità di offrire strumenti per comprendere i mercati e supportare gli espositori». «In questo momento così critico - continua Riello - fare sistema è l'unica chiave per valorizzare l'intero comparto. Da anni sostengo la necessità di una strategia unica e di una regia centrale sostenuta dalle istituzioni. Sono pertanto molto soddisfatto dell'attenzione dimostrata dal ministero verso noi operatori riconvocando il tavolo di lavoro».
Per la prima volta la partecipazione è stata estesa a tutti i presidenti degli enti fieristici nazionali e delle associazioni del settore. Perché le fiere possano giocare un ruolo da protagoniste, Aefi, rappresentata da Riello, ha sottoposto al ministro allo Sviluppo, Flavio Zanonato, proposte concrete di intervento a favore dell'attività delle fiere quali ambasciatrici della produzione nazionale nel mondo e della internazionalizzazione delle nostre imprese. Tra queste, la richiesta di ripristino di un trattamento catastale più sostenibile degli immobili fieristici, per ridurre il peso significativo di questa voce di bilancio sull'attività delle Fiere, che già risente dell'attuale crisi dei mercati. Riello ha inoltre illustrato a Zanonato due progetti volti ad amplificare il beneficio delle attività di internazionalizzazione: il primo è un incentivo diretto alla partecipazione delle aziende alle fiere italiane, sia in Italia che all'estero, attraverso la proposta di defiscalizzazione dei costi; il secondo costituisce un altrettanto importante leva di supporto al sistema attraverso forme di defiscalizzazione per le fiere degli investimenti sostenuti all'estero per la promozione del Made in Italy, per esempio reintroducendo la detassazione degli utili reinvestiti. «E l'accordo che abbiamo siglato con Ice è un ottimo esempio di cosa significhi “fare sistema” e una conferma del fatto che Ice e fiere non si sovrappongono nelle loro attività, bensì sono complementari e sinergiche», prosegue Riello.


Siamo infine alle fasi conclusive dell'iter con cui il ministero dovrebbe stanziare nuovi fondi a supporto del progetto di certificazione delle manifestazioni internazionali promosso da Aefi in collaborazione con Cfi, Cft, la Conferenza delle regioni e delle province autonome e Unioncamere. I nuovi contributi saranno destinati alle fiere che si certificheranno nel 2014 e a iniziative premiali a favore delle 54 che si sono certificate nel 2013.

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