Venezia - Nel 2014 gli effetti complessivi delle manovre correttive di luglio e di Ferragosto faranno schizzare la pressione fiscale reale oltre il 54 per cento. Un livello che "rischia di deprimere l'economia e gettare nello sconforto milioni e milioni di italiani fedeli al fisco". E' la denuncia della Cgia di Mestre che da anni monitora l'andamento della pressione fiscale reale che "grava su coloro che pagano correttamente le tasse" e che "è molto superiore a quella ufficiale che viene calcolata dall'Istat".
La pressione fiscale Nel 2010 la pressione fiscale ufficiale ha toccato il 42,6 per cento. "Ebbene - sottolinea la Cgia - se nel 2010 la pressione fiscale 'reale' che pesa sui contribuenti italiani ha sfiorato una ipotesi massima del 51,7 per cento, con gli effetti delle manovre correttive di luglio e di Ferragosto, il raggiungimento del pareggio di bilancio farà impennare il carico fiscale sui contribuenti onesti sino ad una ipotesi massima del 54,2 per cento". Insomma, quasi dieci punti percentuali in più rispetto alla previsione di crescita della pressione fiscale ufficiale, che si dovrebbe attestare al 44,7 per cento.
Il pareggio di bilancio nel 2013 "Peccato - afferma il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - che il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013 lo otterremo grazie ad un fortissimo aumento delle entrate che farà crescere le il peso fiscale, per coloro che le pagano, ad un livello record mai raggiunto in passato".
Infatti, oltre il 67 per cento della sommatoria delle manovre di luglio e di Ferragosto, Bortolussi spiega che "sarà costituita da nuove entrate, per un importo complessivo poco superiore ai 98 miliardi di euro, di cui 95,9 di entrate tributarie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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