Funzione, emozione e personalità in cucina

Funzione, emozione e personalità in cucina

Le difficoltà che in questi ultimi anni hanno toccato un po’ tutte le fasce della popolazione nazionale e internazionale hanno indotto un profondo ripensamento dei modelli di consumo, soprattutto nei paesi più avanzati. È questo, secondo Edi Snaidero, presidente del gruppo Snaidero, lo scenario in cui la sua azienda si trova a operare. «C’è una generale voglia di meglio che definisco smart. Sono i punti di partenza da cui siamo partiti, già dal 2008, nel ripensare i processi di progettazione, industriali e logistici del gruppo. La semplificazione è stato uno dei grandi temi del progetto di riorganizzazione, con l’obiettivo di arrivare in maniera intelligente a soluzioni facili da progettare, personalizzare, montare, utilizzare e anche modificare nel tempo». Oggi il design non è più solo la forma dell’oggetto, ma anche la capacità dello stesso di comunicare con le persone. «Traducendo queste tendenze in soluzioni progettuali - continua il presidente - abbiamo rafforzato il nostro portafoglio prodotti con delle proposte (la linea young con le cucine Orange, Code, Way e il restyling della storica Ola20, design Pininfarina) in grado di rispondere alle aspettative di qualità, ricerca estetica e tecnologica che il mercato riconosce al nostro marchio, ma allo stesso tempo puntando a offrire standard di personalizzazione e accessibilità economica nuovi per il settore. Fermo restando che tutte le cucine Snaidero vengono progettate, industrializzate e prodotte in Italia, aspetto non banale, anzi un valore in cui crediamo e che siamo orgogliosi di comunicare». A Eurocucina, l’appuntamento fieristico più importante del settore, Snaidero presenta due progetti nati dalla nuova collaborazione con l’architetto Pietro Arosio: Board e Lux. «La prima - spiega Snaidero - è una risposta industriale alle esigenze di ambienti ridotti e insieme di spazi condivisi; Lux rappresenta invece una sintesi intelligente di funzione, emozione e personalità, senza eccessi e capace di durare nel tempo. Con lo studio Pininfarina presenteremo invece il restyling di Idea 40, la prima cucina Snaidero senza maniglia, che a 40 anni di distanza, riconfermerà dettagli di stile e personalità raffinati e ricercati, offrendo al contempo soluzioni di componibilità e versatilità nuove». Nell’edilizia si è passati dalla separazione degli ambienti, distinti per funzioni, alla logica di spazi condivisi, aperti, fluidi. «Board - spiega Edi Snaidero - permette di rivestire questi “nuovi” spazi aperti in maniera armonica ed elegante, ma soprattutto integrata, grazie a una modularità compositiva che offre una soluzione completa. Per i contenuti innovativi del progetto, l’abbiamo voluto brevettare. Board e Lux parlano anche al pubblico dei cosiddetti foodies, gli appassionati del cibo e del buon bere, proponendosi come luoghi giovani del piacere: del preparare, del cucinare, del condividere, anche in spazi ridotti». Quanto investe Snaidero nella presenza all’estero? «Da oltre 40 anni esportiamo in tutto il mondo puntando a un posizionamento che gioca sul valore di un design raffinato, tutto Made in Italy. Sicuramente la crisi ha cambiato la geografia delle opportunità e anche noi ci stiamo orientando verso i paesi emergenti con sistemi economici solidi e classi medie in crescita.

La nostra strategia di sviluppo in queste aree punta a individuare dei partner in loco che attraverso i flagship store Snaidero presidino sia il mondo Retail che quello Contract, in cui siamo attivi da oltre 20 anni e che oggi rappresenta il segmento che ci sta dando maggiori soddisfazioni, grazie anche alle ultime commesse in Canada e Arabia Saudita che confermano la validità e la competitività della nostra proposta».

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