Una volta qualcuno ha detto che prima o poi lOnu voterà a maggioranza che il mondo è quadrato, e che questa diventerà una inviolabile risoluzione. Il rovesciamento della realtà allOnu succede continuamente, in realtà, dato che questa organizzazione e tutte le strutture che ne derivano come il Consiglio dei Diritti umani hanno una maggioranza automatica formata da Paesi islamici e Paesi cosiddetti non allineati antiamericani e antisraeliani che votano qualsiasi cosa venga deciso a priori dai loro interessi, ovvero dagli interessi di fatiscenti e nuove dittature, senza nessun riguardo per la verità e con una perversa interpretazione del tema dei diritti umani. Ed essi sono tanto più diritti e tanto più umani quanto più fanno comodo ai loro interessi.
Ma adesso siamo tutti a rischio. Il voto che due giorni fa ha promosso il rapporto del giudice Goldstone che descrive a modo suo la guerra di Gaza per 575 pagine è, anche se siamo abituati al peggio quando si tratta di Israele, un amaro pasto che ci rimangeremo per i prossimi anni a tutte le latitudini in cui si presenti un conflitto non convenzionale; una guerra, cioè, in cui non siano due eserciti a fronteggiarsi, ma un esercito da una parte e dallaltra milizie fanatizzate e terroriste che ritengono loro diritto e, anzi, loro dovere fare uso della popolazione civile per condurre la loro guerra. Immaginiamo per esempio che in queste ore lesercito pakistano nella sua offensiva anti-Al Qaida e anti-talebana, indispensabile per evitare che le bombe atomiche (90) di quel Paese finiscano allestremismo islamico, sia regolato da norme che proibiscono categoricamente di affrontare il nemico se per caso si nasconde dentro strutture a uso civile, case, moschee, scuole.
Immaginiamo che in Afghanistan sia impossibile, pena la condanna morale e anche penale, per gli Usa, lInghilterra, la Francia, lItalia, creare dei posti di blocco, magari fitti, e circondare un territorio così da impedire che ne escano terroristi carichi di esplosivo. Immaginiamo che tutto questo sia definito una patente violazione dei diritti umani, una persecuzione «volontaria» della popolazione civile, proibita secondo la legge internazionale e quindi un reato da essere giudicato prima al Consiglio di Sicurezza e poi dal Tribunale internazionale dellAia, perché è questo liter che adesso dovrebbe compiere ladozione della risoluzione di Goldstone, finendo per allineare sul banco degli imputati i militari israeliani.
Figuriamoci anche che queste decisioni debbano basarsi sulle bugie preferite delle organizzazioni che professionalmente sono impegnate a distruggere Israele e a farne il nemico pubblico numero uno: questi sono i testimoni scelti da Goldstone per costruire il suo rapporto. E quindi le realtà che vi sono descritte sono semplicemente balle: per esempio, i testimoni negano sempre la presenza di combattenti di Hamas in certe zone, per spiegare che Israele ha sparato sulla gente. Ma proprio là, il sito stesso di Hamas si vanta della bella battaglia ingaggiata dai suoi. Il rapporto nega luso delle ambulanze per trasportare armi, luso come trincee degli edifici dellOnu e di case private, come riferito da molti testimoni, nega che tutto lo stato maggiore di Hamas si fosse acquartierato sotto un ospedale, ignora luso delle moschee come depositi darmi... e ignora soprattutto, e questo interessa particolarmente al mondo libero, che la guerra sia stata una reazione a anni di persecuzioni terroristiche, a una decina di migliaia di missili.
Israele si sa, è il boccone più prelibato dellOnu, quello cui è dedicato un terzo delle risoluzioni di condanna del consiglio di sicurezza mentre emeriti violatori seriali di diritti umani come Yemen, Libia, Iran, Cuba, Sudan, quasi tutti i Paesi arabi, la Cina, tutti quelli che costruiscono eserciti di bambini soldato (300mila), quelli che buttano i loro nemici giù dai tetti, come Hamas, se ne vanno in giro indisturbati.
Infine: nessuno venga più a dire che vuole la pace.
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