Artigiani buonisti con la Regione: assessori e consiglieri a 5 stelle

Artigiani buonisti con la Regione: assessori e consiglieri a 5 stelle

Tutti promossi, qualcuno addirittura a pieni voti: Confartigianato Liguria, sull’onda di Fitch e Standard & Poor’s, assegna per il secondo anno consecutivo il rating ad assessori e consiglieri regionali, non risparmiando le «stelle» che significano «bene, bravo, bis» relativamente alla rispondenza fra domanda della categoria e risposta dell’istituzione. In questo senso - hanno sottolineato ieri Giancarlo Grasso, presidente ligure degli artigiani, e Felice Negri, omologo a livello genovese - «abbiamo verificato l’attuazione delle proposte sottoscritte dall’amministrazione regionale per tre aree: micro e piccola impresa, sviluppo e territorio e benessere sociale, compresa la sanità. Quindi, abbiamo valutato il lavoro svolto dalla Regione sulla base del livello di concertazione con la nostra associazione e del grado di implementazione raggiunto». Ebbene, in riferimento ai risultati attesi - spiegano Luca Gandullia, direttore del master in innovazione nella pubblica amministrazione dell’Università di Genova, e Margherita Pennati di Refe, che hanno elaborato il rating - è scaturita la constatazione che «nessun assessore e consigliere occupa l’ultimo gradino, segno di un’attenzione complessiva al mondo artigiano». Bravi o bravissimi, insomma, gli interlocutori del «Palazzo», almeno dal punto di vista «artigianale» (il resto, ovvio, è tutto un altro discorso).
Al primo posto svetta, con cinque stelle, Renzo Guccinelli, titolare dello Sviluppo economico; sul secondo gradino del podio, con quattro stelle, a pari merito 7 componenti della giunta: il presidente Claudio Burlando, il vicepresidente e assessore all’Urbanistica Marilyn Fusco, Angelo Berlangieri(Turismo), Giovanni Boitano (Edilizia), Renata Briano (Ambiente), Sergio Rossetti (Bilancio e Formazione) e Enrico Vesco (Lavoro e Trasporti). Appaiati al terzo posto, con tre stelle, Giovanni Barbagallo (Agricoltura), Raffaella Paita (Infrastrutture) e Lorena Rambaudi (Politiche sociali e Pari opportunità). Chiude la classifica l’assessore alla Salute Claudio Montaldo con due stelle. Fuori classifica - «ma in quanto ha deleghe che non riguardano il mondo delle imprese» - l’assessore allo Sport Gabriele Cascino. Votati (e promossi) anche i membri del consiglio, dove si distinguono per «eccellenza stellare» Michele Boffa (Pd), Gino Garibaldi (Pdl), Maruska Piredda (Idv) e Sergio Scibilia (Pd), tra i più sensibili alle tematiche e alle esigenze del settore dell’artigianato. Anche in questo caso, non c’è nessun consigliere cui sia stata assegnata una sola stella.
Nel corso della presentazione dei dati - aggiungono, infine, Luca Costi, attivissimo segretario regionale di Confartigianato, e Anna Baudino, che ha curato il coordinamento generale del progetto con un paziente lavoro di controllo e approfondimento - è stato anche esaminato il contesto socio-economico delle imprese liguri, il 33 per cento delle quali è di carattere artigianale. «La dinamica imprenditoriale - concludono Costi e Baudino - è complessivamente buona e, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, fa registrare segni positivi»: fra il 2010 e il 2011 le imprese artigiane in Liguria sono cresciute dello 0,9 per cento (-0,6 per cento la media nazionale).

Resta il problema della difficoltà di accesso al credito, «anche se - riconosce ancora il presidente Grasso - l’azione congiunta di Regione, sistema camerale e associativo con il fondo anticrisi ha limitato i danni rispetto ad altre aree del Paese». Miele a dosi industriali, più che artigianali, dunque, nei giudizi. Che la Regione dovrebbe cercare di guadagnarsi anche in altri campi.

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