«Una delle più belle edizioni mai fatte», è lentusiastico commento di Sonia Cevasco Asaro, del fai Ligure nel presentare la marea di appuntamenti con i tesori del ventennale. A cominciare dallAbbazia di San Fruttuoso, a Camogli (aperta domani e domenica, dalle 10 alle 15.45). Il primo documento riguardante il Monastero di San Fruttuoso è del 984: il complesso era costituito dalla Chiesa, dalla Torre Nolare, dal Monastero e dal Chiostro. Nel 1200 lAbbazia acquisì un piccolo impero territoriale ed è in questo periodo che, in cambio dei mezzi donati per ampliare il Monastero, la famiglia Doria ottenne il diritto di seppellirvi i propri morti. Nel 1300 incominciò il declino dellAbbazia, minata dal non lontano Monastero della Cervara.
Sempre a Camogli è possibile visitare la «Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti» in via Castagneto, 52 (visitabile domenica dalle 10 alle 18). Si può fare una visita particolare alla mostra «Donne, Donne, Donne, Artiste dalla collezione Remotti», Francesca Pasini, direttrice della Fondazione, ha pensato di coinvolgere alcuni artisti contemporanei tra cui Pistoletto, Garutti, Zorio, nella progettazione di quelle zone che nelle chiese hanno tradizionalmente accolto il lavoro degli artisti, creando così un ideale ponte con la Storia. Questa scelta curatoriale delinea un inedito dialogo con larchitettura.
A Genova il Fai propone la visita alla Bottega storica di Barbiere in vico dei Caprettari, 14 rosso (domani e domenica, dalle 10 alle 17). La piccola barbieria, allestita dal padre Giacalone nel 1882, in pieno centro storico di Genova, è stata rinnovata nellarredamento dal figlio Italo, nel 1922, secondo il gusto e le forme dellArt Déco. Sullo sfondo di tradizionali piastrelle bianche, il gioco dei vetri colorati sulle pareti e a soffitto, delle lampade e dei riflessi negli specchi ovali, avvolge festosamente l'osservatore. Il piccolo negozio è di soli di dieci metri quadrati è stato acquistato dalla delegazione del Fai di Genova.
Lavagna, Casa Carbone in via Riboli, 14 è un appuntamento tradizionale delle giornale del Fai (domani e domenica, dalle 10 alle 18). Ledificio situato nel centro storico di Lavagna, coerente esempio abitativo di stile fin-de-siècle tipicamente ligure nelle decorazioni esterne e nella struttura architettonica. Ricca di arredi e dipinti dellepoca, Casa Carbone conserva intatto lambiente domestico di una famiglia borghese del Novecento ligure.
Al Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure conferenza «Mi chiamo Arturo Schwarz e non sono collezionista; mi chiamo Natalina Remotti e sono collezionista», segue cena di raccolta fondi «alla tavola dei collezionisti», oggi alle 18. Contributo minimo a persona di 50 euro. I fondi raccolti saranno devoluti a favore delle attività istituzionali.
Ancora a Santa Margherita conferenza «La fotografia in una collezione d'arte contemporanea», a Villa Renata in via Bottaro (riservato agli iscritti Fai) Orario: domani 15 18), prima e unica apertura per la residenza privata dellartista Sam Havadtoy, compagno per un ventennio di unaltra grande artista, Yoko Ono. Sarà possibile visitare gli ambienti al piano terra e latelier da dove sono nati i lavori esposti al Modern Art Museum di Tel Aviv ed altri ancora, presenti in importanti collezioni nazionali e internazionali. Trattandosi di una residenza privata, laccesso è consentito a gruppi di massimo 8 persone per volta.
A Imperia il programma prevede la visita al Complesso ecclesiastico di San Donato DArezzo in Frazione Costa Parrocchia. Domenica dalle 10 alle 18. La Chiesa parrocchiale di San Donato d'Arezzo è una costruzione di epoca barocca, a unica navata con 6 altari laterali più l'altare maggiore. Conserva un Cristo Morente attribuito ad Orazio de Ferrari e un polittico del XVI secolo del pittore Cristoforo Pancalino. È particolarmente amena lesposizione su un poggio verde ed assolato, ed è armonioso linsieme ambientale e architettonico organizzato attorno ad un bellissimo piazzale a «risseau». Nelloccasione è possibile visitare lOratorio della Santa Croce e esposizione eccezionale delle «Milizie celesti». Larmonioso edificio a pianta centrale, collegato direttamente al complesso parrocchiale di San Donato, fungerà da contenitore ad una esposizione di straordinaria importanza di ventiquattro abitini angelici eseguiti nel 700 su commissione del collezionista e benefattore Francesco Vannenes, per vestire bimbi del luogo e mettere in scena un corteo celeste che il Venerdì Santo accompagnava leffigie del Cristo alla sepoltura. San Pantaleo, sulla strada Provinciale di Ranzo a Imperia è un delizioso e suggestivo edificio dalla natura composita legata alle fasi costruttive che si sono susseguite dallXI al XVII secolo, è forse il più caratteristico dei monumenti della vallata, ora splendente di nuova luce a seguito di un prezioso restauro appena terminato. Si possono ammirare affreschi attribuiti a Pietro Guidi da Ranzo (1488), rimarchevoli opere lapidee dovute ai famosi «lapicidi di Cenova» in un armonioso insieme di arte e natura che fanno di San Pantaleo un piccolo gioiello. Altro appuntamento «Sulle orme dei Guido da Ranzo: oratorio della Madonna delle Vigne e parrocchia» a Ranzo (domenica dalle 10 alle 18). LOratorio della Madonna della Vigne è nel «Borgo di Ranzo» dove vi si può ammirare un polittico del 1544 attribuito a Giorgio Guido. La Chiesa parrocchiale di Nostra Signora dellAssunta invece presenta un portale del XVI secolo e conserva dipinti del pittore Pietro Guido. Il toponimo della località ove sorge questa parrocchiale, Bacelega, deriverebbe dal greco Basilicos, ad indicare la presenza di unantica abbazia benedettina del VI - VII secolo con annessa basilica. Per finire sempre a Ranzo (domenica dalle 10 alle 18) passeggiata e visita guidata da enologo. In questa stretta fascia di terra, fare vino è considerata impresa «eroica»: sono piccoli vigneti, strappati con fatica dall'uomo alla montagna, situati su magnifiche terrazze livellate metro dopo metro, ed esposti al dolce calore del sole. Questo patrimonio produttivo è un grande valore culturale che deve essere tutelato e salvaguardato. In particolare il «Vigneto della Torretta» avvolge un poggio proteso su un panorama struggente che consente di spaziare dalle cime delle Alpi Marittime al mare.
Ad Albenga al Museo Diocesano di via Episcopi domenica dalle 10.30 alle 17.30 verrà esposta la raccolta di testi conservata nellArchivio Capitolare della Diocesi di Albenga-Imperia e mai esposta al pubblico, tra cui preziosi codici miniati del XII secolo e rarissime tavole di anatomia del XVI secolo.
Ancora ad Albenga apertura straordinaria di un Salone dellappartamento privato di Sua Eccellenza il Vescovo che presenta eccezionali stucchi dorati (domenica dalle 11 alle 17). A Noli, larea archeologica scavata a più riprese nel XX secolo, ha dato alla luce un antico villaggio altomedievale probabilmente distrutto da un incendio e, al livello sottostante, lantica città romana. In questarea è possibile la lettura stratigrafica del periodo con la visione soprattutto di tombe ed antichi volumi abitativi oltre ad una possibile officina. Noli ebbe nel periodo romano pure un approdo marittimo, che ne affermò la fama facendone risalire la storia fino alletà romana repubblicana. Partendo da a Collegio a Noli lappuntamento è domani e Domenica 25 solo visite guidate con partenza ore 9.30 11.30 / 14.30 16). Durata della visita: 30 minuti circa.
Da qui alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, sempre in via del Vescovado a Noli, il percorso è breve (visitabile domani e domenica 25, ore 9.30 13 / 14.30 18.30): la chiesa fu edificata nel XVIII secolo, auspice il vescovo di Noli Borrelli. I lavori terminarono nel 1771 ma dovettero riprendere nel 1774. Lattuale struttura a pianta centrale presenta accentuati caratteri barocchi e al suo interno due opere attribuite al pittore settecentesco Vincente Suarez, a cui il Museo Civico Diffuso ha dedicato una monografia e un itinerario a tema. Da vedere anche la Loggia della Repubblica (domani e domenica 25, ore 9.30 13 / 14.30 18.30) che rappresenta, insieme a quella di Oneglia e Sottoripa a Genova, uno degli ultimi tipici porticati liguri delle città marinare dove le barche erano collocate al riparo dal mare e vi erano magazzini ed altre attività legate alle produzioni marinare.
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