La Carta dei diritti della bambina una tutela per le donne del futuro

«La differenza non è una sottrazione», saggio pensiero di un bambino in un'elementare dove è già stato fatto un percorso educativo a comprendere quella frase «la bellezza della diversità», premessa alla presentazione della «Carta dei diritti della Bambina». Parole ricordate da Valeria Maione (economista e consigliera Parità in Regione) durante la presentazione del progetto di diffusione della Carta dei diritti della Bambina avvenuta al Conservatorio delle Fieschine, che come ha detto Adele De Leo (Fidapa, federazione italiana donne arti professioni affari) è stato luogo privilegiato per l'istruzione delle orfanelle e per dar loro la possibilità di ritornare alla società il bene d'istruzione ricevuta. «Difendere le bambine» fa riferimento anche ad una risoluzione europea contro la loro sessualizzazione (2013), mette premesse «ai diritti delle future donne». Per agire sul piano culturale/educativo la Carta sarà diffusa ai neogenitori negli ospedali e nei Consultori. «Le bambine continuano ad essere vittime silenziose ed inermi di violenza e condizionamenti fisici e psichici», denuncia la premessa ai 9 articoli di tutela da nascita ad adolescenza.


Per una maggior incisività, Maruska Piredda (presidente Commissione Pari Opportunità in Regione), mamma di una ragazza di sedici anni, sta preparando con la sua squadra in Regione un proposta di legge per istituire la «Giornata contro lo streotipo». Il progetto culturale sarà diffuso nelle scuole e all'Università grazie al Comitato di Pari Opportunità con Isabella Fano Cortessi.

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