il dibattito

2 IL CANTO DEL CIGNO DI REPETTO

Abolite le Province

Non ne sentiremo la mancanza
Alzi la mano chi conosce almeno il nome di consigliere provinciale ligure, a meno di non essere un portaborse o un autista di auto blu degli stessi. La seduta del consiglio provinciale dei 31 gennaio era insolitamente gremita e per una volta sui giornali si è parlato di questa inutile quanta costosa istituzione. La splendida idea del Governo di spazzar via le province ha visto una netta opposizione del consiglio provinciale con il presidente Repetto in testa. Ne dubitavate? Con la scusa che interi uffici pubblici verranno chiusi questi politici scalda poltrona accusano lo Stato di voler lasciar per strada i dipendenti pubblici. Quando mai in Italia un dipendente pubblico è stato lasciato a casa? Sicuramente saranno rinseriti in altri uffici. Quelli che invece finalmente andranno a casa con soddisfazione di noi cittadini e soprattutto risparmio per lo Stato saranno questi politici di cui non sentiremo la mancanza. Caro Repetto con dignità finisca il suo mandato e contribuisca alla fine di questo inutile quanto dannoso parlamentino provinciale, e così sarà ricordato per una buona azione.
2 VERSO LE AMMINISTRATIVE

A.A.A. cercasi alternativa

per la politica locale
A circa tre mesi dalle elezioni comunali di Genova la confusione è totale: comunisti contro comunisti, i candidati del centrosinistra Vincenzi, Pinotti e Doria fautori di una americanizzazione della politica grazie alle primarie, mille segreti sul nome del candidato sindaco dal centrodestra, e le uniche realtà che si sono già proposte sono: i grillini, il Pin, e una lista cattolica definita «Primavera politica».
Due coalizioni che rappresentano il fronte del massacro sociale causato dal governo Monti dall’altra parte liste che vogliono essere di alternativa ma che in pratica rappresentano solo loro stesse. Ma i pensionati, i disoccupati, i tassisti, i trasportatori, i benzinai, i pescatori, i commercianti, gli artigiani e per ultimo gli edicolanti da chi sono rappresentati? Il paese reale non quello che parla il «politichese» (paese legale) da chi viene difeso dal capitale dalle forze lobbyste, da trilateral e poteri forti? Questo noi ci domandiamo e domandiamo ai principali responsabili della politica cittadina, ai segretari provinciali ai regionali, ai coordinatori. Abbiamo assistito a eventi nuovi come la manifestazione al teatro della Gioventù grazie alla volontà di esponenti dissenzienti del Pdl e a movimenti spontanei presenti in quasi tutte le città italiane durante la lotta contro le liberalizzazioni: il movimento dei Forconi e Forza d’Urto. Per il resto zero assoluto. Potrà tutto ciò bastare in vista delle prossime scadenze elettorali o bisognerà che questo nuovo abbia la capacità di assumersi delle responsabilità talmente forti da saper una volta costruito un qualcosa di veramente alternativo governare una città come Genova?
Mario Troviso
coordinatore Forza Nuova Genova
2 VECCHIE IDEE ANCORA BUONE

Il settore navalmeccanico

va accentrato a Sestri Ponente
Carissimo, Massimiliano, ho letto con piacere il tuo articolo sull’esigenza di accentrare il settore navalmeccanico in quel di Sestri Ponente. Per me è una grande soddisfazione trovare nuovi sostenitori ad un idea ormai ventennale che ho fatto girare un po’ ovunque. Ma come si dice «raglio d’asino non raggiunge il cielo» sino ad adesso nessuno si sarà mai permesso di leggere qualche mia riflessione in libertà. Credo che occorra far rientrare anche quel piccolo segmento in un disegno più ampio di riconversione e riordino delle attività produttive nella città, magari mettendo in secondo piano gli interessi immobiliaristici tanto cari alla sindachessa e a tutto il suo entourage che è legato con stretti nodi alla Coopsette e altri personaggi locali e fuori territorio.
Sono passati ormai vent’anni e nel frattempo si sono messi tanti piccoli paletti che per causa dei quali, oggi, mettere mano ad una corposa ristrutturazione diventa un serio problema.
Piergiorgio Razeti
2LA DEMOCRAZIA TRADITA

Da pensionato mi ribello

alla manovra del governo
Sono un pensionato ultrasettantenne e, come avviene anche per i miei coetanei, non abbiamo alcun modo di farci ascoltare e di avere risposte. La manovra messa in piedi dal nostro tirannico primo ministro che nessuno di noi elettori ha mai voluto, sta distruggendo tutto lasciando inalterati tutti i privilegi dei politici (vedi il vitalizio) dei grandi ed intoccabili burocrati e soprattutto dei magistrati intoccabili nella loro torre d'avorio ed i risultati del cui lavoro sono sotto gli occhi di tutti.
Il comportamento dei partiti compreso il Pdl, di cui assisteremo al tracollo alle prossime elezioni, è vergognoso e sembra indirizzato a guadagnare tempo per ricrearsi una nuova verginità e a mantenere inalterati i loro prossimi privilegi.
Sinceramente mi aspettavo molto di più dal Giornale che avrebbe dovuto interpretare lo stato d'animo dei cittadini frustando i politici a fare quello che va fatto, andando anche contro gli ordini di scuderia. Si parla tanto di evasione fiscale ma in realtà non si fa nulla proprio nulla per combatterla. Più o meno tutti ne veniamo a contatto quando abbiamo a che fare con artigiani che ti fanno sconti forti per il nero, medici, muratori ecc.
Ma che interesse ha un privato a farsi fare una fattura visto che non recupera nulla: forse per pagare gli enormi stipendi ai sunnominati (casta). La gente viene, con queste nuove norme, stimolata a contrastare il più possibile l'ingiusto grado di prelievo raggiunto.

Ci aspettiamo dal Giornale una campagna contro questo andamento di cose, un attacco contro politici e burocrati che non cambino rotta adeguando le loro pretese alle possibilità reali del Paese nel quale i soldi ci sono per loro ma non per le vere necessità.
State attenti a quello che fate potreste perdere molti lettori.
Eugenio Carlisi

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