il dibattito dei lettori

2 A PROPOSITO DEL PRETE DI STRADA

È una sciocchezza dire

che la solidarietà è di sinistra

Non ho mai nutrito, nei confronti di una grande fetta dell'Istituzione Ecclesiastica, una grande stima e approvazione. Sono credente e le mie critiche nei confronti della Chiesa Cattolica sono solo mirate alla speranza di vedere un'istituzione che, come davvero diceva Gesù Cristo, si occupi degli ultimi (comportamento che non mi sento di associare al comunismo ostentando ancora lo stereotipo del comunista bravo e umile e dell'uomo di destra ricco e altezzoso - la vera destra è presente anche nelle classi meno facoltose, la destra è amor di patria, difesa dell'individuo, tutela del cittadino, valorizzazione del lavoro e meritocrazia).
Mi piacerebbe una Chiesa meno lobby insomma e con Papa Francesco ho ricominciato ad avere speranza che questa mia immagine della Chiesa si faccia più vicina al reale. Detto questo ammiro profondamente ciò che ha fatto don Andrea Gallo in ambito filantropico, molto meno le sue intromissioni nella politica. Ma la stonatura sta nell'ossimoro Chiesa-politica! Se il soggetto in causa fosse stato semplicemente Andrea Gallo, uomo dedito all'aiuto del prossimo, all'impegno sociale, magari anche comunista, magari anche cattolico perché no, non ci sarebbe stato niente da obbiettare (anche se personalmente trovo che un uomo che si dedica ad una causa filantropica debba tenere celato il suo ideale politico che, inevitabilmente, lo metterebbe in opposizione con qualcuno). Ma quello che mi fa rabbia (e che probabilmente a Don Gallo non fregava niente) è che la sua immagine sia stata idolatrata da frequentatori di centri sociali solo perché Don Gallo non demonizzava l'uso di droghe come la maggior parte della società, solo perché Don Gallo sventolava la bandiera rossa con quale loro tanto si fregiano i giubbotti. Pensate che il fatto che fosse un uomo di chiesa fregasse qualcosa a questa gente? Pensate che abbiano bandito le bestemmie dai centri sociali? Pensate si riunissero in preghiera prima dello spinello «crepuscolare»? A questa gente (non mi sto riferendo ai tossicodipendenti della comunità fondata da Don Gallo ma ai frequentatori illegittimi di case e palazzi storici sottratti indebitamente al comune e adibiti a centri per il consumo e distribuzione di stupefacenti e ideologie anarchico-violente detti comunemente CSOA Centri Sociali Occupati Autogestiti) non interessa assolutamente niente di Dio. Quindi secondo me bisognerebbe analizzare il «fenomeno Don Gallo» come un ibrido, apprezzabile per certi aspetti non apprezzabile per altri. Chiedo solo di smetterla di infilare la politica dappertutto. Se il mio intento d'azione esula dalla campagna elettorale, mirata ad ottenere una carica istituzionale, di politica manco ne parlo. Perché dire che aiutare gli altri è di sinistra è una sciocchezza, perché dire Cristo comunista è una bestemmia!
2 DOPO DON GALLO, FRANCA RAME

I funerali dei «compagni»

sono pieni di stereotipi

Ci risiamo. Le stesse scene viste per i funerali di Don Gallo si sono riviste per i funerali di Franca Rame. Ma è possibile che non riescano a uscire da questi stereotipi? Ma è possibile che ogni volta che qualche loro compagno passa «il fiume» si deve assistere a queste manifestazioni? La libertà di espressione, certamente, è parte della democrazia, questi sono personaggi che pur impegnati nella loro attività professionale non lasciavano dubbi sulla loro appartenenza politica, e lo dimostravano anche in modo plateale, e se qualcuno li ha criticati o non stimati, è stato ricoperto di insulti. Agli altri questo non è stato e non è permesso. È chiaro che hanno una democrazia «ad personam»!
Tino Scarfì
2 TERZO VALICO E GRONDA

Sulle grandi opere serve

il referendum consultivo

Caro Massimiliano, Genova e la Liguria sono finalmente giunte ad un punto di non ritorno, quello della decisone. Bisogna svegliarsi dal torpore a qualunque partito o religione si appartenga. Fra una quindicina di giorni arriverà la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) da parte del Ministero, decisiva per qualunque sviluppo politico futuro delle cose. Il conto alla rovescia per la Gronda è partito e c'è molta gente che cerca di parlarne a bassa voce per silenziare tutto. Una Minoranza, oggi Maggioritaria, non vuole questa grande opera. È chiaro che tutte le Grandi Opere sono legate da un minimo comune denominatore lo sviluppo di Genova e della Liguria.
Mai come oggi nel nostro territorio c'è la necessità che la gente parli, esprima le proprie idee e dia la spinta decisiva «a fare» le Grandi Opere.
È sbagliato pensare che il Terzo Valico è già stato cantierato e che la Gronda sia ora giunta al parere della Via e quindi «camminino con le proprie gambe». È vero il contrario. Le Grandi Opere per correre veloce hanno bisogno di interventi puntuali e virili da parte della collettività contro la logica del conservatorismo avente variegate radici. La logica No Global è purtroppo in grado di stoppare tutto e di «farci male». Per superarla il popolo ligure e genovese devono capire e dire ad alta voce che vogliono le Grandi Opere. Come? Con il Referendum consultivo.
Gian Luca Fois
2 TOLLERANZA E DEMOCRAZIA

Il ministro Kyenge non sa

cosa succede in Africa

La settimana scorsa uno dei miei tre fratelli frati missionario da 50 anni nella Repubblica Centrafricana dovette in fretta e furia scappare dalla sua Missione perché una notte dei guerriglieri armati di mitra spararono numerosi colpi contro la Missione di mio fratello Padre Valentino (78 anni) assieme ai confratelli si salvarono gettandosi sotto i letti.
Dopo aver ridotto in colabrodo le baracche i guerriglieri si allontanarono. Terrorizzati i missionari chiamarono con radiotelefono la capitale - Bangui - spiegando la grave situazione e dicendo che non si potevano muovere perché i guerriglieri giorni prima avevano rubato i fuoristrada.
Dalla capitale partirono subito due mezzi carichi di soldati armati sino ai denti e arrivarono nella Missione al far del giorno (almeno 450 Km. entroterra). Dalla capitale i missionari presero l'aereo per rientrare in patria.
Egregio Lussana questo è il ringraziamento per aver dedicato mezzo secolo della loro esistenza in mezzo a malaria, tifo, colera, lebbra, 50 anni dedicati agli africani che vivono come nel Basso Medio Evo dove si continua a figliare come i conigli e dove il 30 per cento non arriva ai 10 anni! Molti muoiono di stenti, Aids, malaria, tifo e colera. L'attività dell'Islam, più retrogrado appoggiato dal Fondamentalismo, terrorizza tutte le regioni Centrafricane rubando, incendiando, uccidendo a sangue freddo poveri cristi perché magari difendono il loro bestiame unico sostegno alle numerose famiglie. Ospedali, lebbrosari, chiese ed officine in mezzo secolo sono stati costruiti soprattutto dai missionari liguri... ed ora? Tutto passerà nelle mani del più ingrato islamismo fondamentalista. Che mi risponde la Ministra in Parlamento? Lei che dà lezione di democrazia e civiltà agli italiani «esigendo» a tutti gli africani la cittadinanza italiana? Cara Ministra onorevole se ne vada a vedere la situazione al centro del continente nero dove non esiste civiltà e democrazia... ma soprattutto esiste l'intolleranza religiosa senza rispetto dell'essere umano.


Celso Vallarino
fratello di tre missionari
2 SCATTI SULLA TORRE CROLLATA

Perché non è indecente

fotografare per lavoro?

Caro Lussana, una domanda semplice da una persona comune: perché è indecente il turista che scatta fotografie passando sul luogo della tragedia (Jolly Nero e torre di controllo) e non il reporter (forse) che salta di qua e di là, scavalcando ostacoli, alla ricerca della miglior inquadratura del carabiniere esanime davanti a Palazzo Chigi?
Paola Caire

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