2 CITTADINI INDIGNATI PER LE ACCUSE
Prima di insultare chi chiede legalità,
Doria si faccia un giro in città
Caro direttore, ho seguito in diretta tv il consiglio comunale e l'intervento del «maire de Genes», Marco Doria, un «élu d'extrème gauche» (come lo definisce Le Figaro in un recente articolo) sulla mozione presentata dalla consigliera pidiellina Lilli Lauro mi ha lasciata molto, molto perplessa.
Soprattutto per il fatto che io per abitudine e per voglia di essere sempre informata, quotidianamente leggo la stampa ed ogni giorno è un bollettino di guerra su fatti di criminalità.
Dopo le esternazioni del primo cittadino che si è rifiutato di mettere in votazione una mozione che evidenziava le difficoltà di Genova sul piano della sicurezza, non solo non proponendo soluzioni o ipotizzando interventi, ma semplicemente liquidando la questione tacciando chi chiede legalità e ripristino della sicurezza per i cittadini in «razzista», mi capita di leggere di una disabile aggredita nel portone di casa, a Sampierdarena e che ha subito l'accanimento da due ecuadoriani, per fortuna poi arrestati, incensurati ma nullafacenti.
Una notizia delle infinite che si leggono ogni giorno. Notizie che preoccupano. Che non infondono certamente né senso di sicurezza né tranquillità. Forse le «maire de Genes» non riesce a comprendere, per sua fortuna visto che la sua residenza gli permette di fare pressoché «casa e bottega», che oltre via Garibaldi esistono delle realtà davvero drammatiche. Pesantissime. Che non sono di legalità. Ha mai pensato di fare quattro passi per Sampierdarena, in solitudine, verso Lungomare Canepa all'imbrunire??? O girovagare per via Buranello dopo le 19? Oppure provare a vedere anche solo passandoci con un comune treno regionale la bidonville a ridosso della ferrovia a Prà... Oppure fare un giro per la Maddalena che pare Amsterdam versione «povertà» oppure passare dalla Darsena... e potrei fare un lungo elenco di situazioni che chi vive oltre la «cortina ovattata» dei palazzi dei Rolli vede e vive.
Non è questione di razzismo, non è questione di tesi irricevibile. Noi cittadini che ogni mattina ci alziamo all'alba per recarci al lavoro, che affrontiamo la giornata tra mille incognite... dai ritardi dei treni, ai guasti dei mezzi Amt se non alle soppressioni delle corse... dai questuanti che sembrano spuntare come funghi ovunque, a percorrere strade sudicie... e rischiare di essere aggrediti da tossici, latinos o chicchessia, noi che paghiamo le tasse e tiriamo a scommettere se un mese si arriva al 20 o al 27 senza più una lira nel portafoglio, noi che siamo gente comune ma perbene riteniamo inaccettabile la generalizzazione di una questione invece importantissima che qualcuno deve affrontare. Ed oltre a Questura, Prefettura e Ministero degli Interni, forse, anche il primo cittadino di una città non può semplificare un problema per non affrontarlo.
Questo è un grave affronto proprio ai genovesi. Ed a quelli perbene!
2 INSICUREZZA DILAGANTE
Anche la sinistra lancia l'allarme,
solo l'ideologia cancella la realtà
È da irresponsabili bollare come razzista chi chiede più sicurezza per i sampierdarenesi. Il sindaco chieda scusa a Lilli Lauro! Solo chi vive sulla luna ed è obnubilato dall'ideologismo più rozzo può comportarsi in modo così vergognoso. Non è consentibile che il sindaco di Genova ignori l'allarme recentemente lanciato dai nostri servizi segreti secondo cui Genova risulterebbe tra le città italiane più esposte alle violenze delle bande di latinos che proprio in quel di Sampierdarena hanno il loro epicentro criminale.
Sa o finge di non sapere il protetto di don Gallo che quotidianamente operatori commerciali e abitanti di Sampierdarena vivono nella paura a causa di una microcriminalità sempre più agguerrita e dilagante? Ha mai avuto occasione di constatare come nelle ore serali e notturne le vie della delegazione si trasformino in un bordello a cielo aperto e come alcune zone si siano progressivamente trasformate in porti franchi dello spaccio di stupefacenti? Sarà pur vero che sono tantissimi gli immigrati sudamericani che vivono onestamente ma non si può ignorare una grossa fetta di loro che delinque; nell'agosto scorso un giovane ecuadoriano venne massacrato da un connazionale proprio a Dinegro.
Se non vuole dare ascolto alle nostre responsabili sollecitazioni ponga almeno orecchio a quelle che provengono da altra parte. A chiedere una maggiore presenza di agenti delle Forze dell'Ordine è stato, solo qualche mese fa, lo stesso don Alberto Lorenzelli autorevole e stimato superiore dei Salesiani sampierdarenesi e la senatrice Roberta Pinotti del Pd manifestò l'intenzione di rivolgersi direttamente al Ministro dell'Interno Cancellieri. In un sondaggio organizzato dal Circolo Pd di Sampierdarena la sicurezza veniva indicata come una priorità. Tutti razzisti, secondo Doria, anche don Lorenzelli e questi esponenti della sinistra?
Nei prossimi giorni, insieme con Lilli Lauro e con esponenti del Municipio e residenti, effettueremo un sopralluogo - sia diurno che notturno - in quel di Sampierdarena e subito dopo chiederemo un incontro con il Questore di Genova per ringraziarlo per quello che già fanno gli agenti delle Forze dell'Ordine e per invitarlo a potenziare, nella colpevole latitanza di Tursi, e ulteriormente gli interventi di prevenzione e contrasto della criminalità.
Gianni Plinio
responsabile sicurezza Pdl Liguria
2 IL PESO DEL LINGUAGGIO
Inaccettabili anche le parole
usate per negare il dibattito
Caro Massimiliano,
la terminologia usata in consiglio comunale dal sindaco di Genova Marco Doria non ha confini, né mentali né sotto il profilo del linguaggio. Oggi il tema dominante post campagna elettorale è il modo che la politica ha nel parlare alla gente.
Qui, a Genova, nella patria di Beppe Grillo e quindi del nuovo che avanza, si riesce a mantenere «sotto tutela» un certo modo di parlare e di «fare politica».
Cioè a dire, esprimersi con parole e concetti propri della ragione sociale comunista quella con la Kappa. Definire «Razzista ed Irricevibile», respingendola al mittente, la mozione di Lilli Lauro sulla «Promozione della Legalità nel quartiere di Genova Sampierdarena» significa nella verità ed onestà delle cose delegittimare l'opposizione, annullare il ragionamento come base per un serio confronto sui temi e sulle cose importanti per la città.
In politica, in particolare nella versione più moderna ed attuale della stessa (quella tanto cara al popolo del web) le espressioni hanno un senso, valore ed una valenza molto amplificata rispetto al passato. Il sindaco Doria non è depositario della «verità» tutto è in movimento e tutto è discutibile, mai come oggi. Genova non cresce perché la mentalità comunista, quella dei veti su tutto e su tutti, impera e comanda ancora nell'anno di grazia 2013! Genova annaspa perché la città dei diritti non ha doveri verso i cittadini. Genova ha un Sindaco che «vola basso» nella consapevolezza del rifiuto al cambiamento ed al miglioramento della realtà quotidiana.
Sampierdarena è un quartiere che chiede aiuto alle istituzioni che da anni fanno finta di nulla di fronte ad una delinquenza «pazzesca». Lo zoccolo duro comunista smitizza la realtà della vita nel quartiere per dare la propria versione dei fatti sulle cose non fatte e quelle mai dette. Il Sindaco deve rendersi conto che non è il primo cittadino di una sola parte politica, ma di tutta Genova.
È triste constatare che in questo primo anno di reggenza sono più gli atteggiamenti da professore, politicamente poco qualitativi, che non le cose fatte a caratterizzarne il profilo.
E qui viene sta il problema, Sampierdarena ed il Campasso in modo particolare hanno bisogno di «interventi» significativi e ad alto valore sociale per affermare la legalità e la vivibilità del quartiere.
Gian Luca Fois
2 LA RICHIESTA
Si dimetta chi non sa
essere super partes
Il sindaco in minoranza, Marco Doria, ha respinto l'ordine del giorno presentato dal PdL riguardante il ripristino dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini della delegazione di Sampierdarena definendolo razzista e xenofobo.
Vista la situazione di grande degrado, di insicurezza che i cittadini vivono tutti i giorni in seguito alla delinquenza extracomunitaria e locale, Forza Nuova Genova definisce Doria un sindaco razzista e anti-italiano, eletto da una minoranza di cittadini genovesi, vista l'alta percentuale di assenteisti nelle ultime elezioni comunali; per cui sindaco delegittimato.
Invitiamo Doria a prendere una posizione chiara nei confronti della sicurezza dell'intera città, a mettere da parte la sua ideologia faziosa e dannosa per il bene comune della cittadinanza; un vero sindaco deve essere «super partes» e non rimanere il capo cellula dell'ideologia marxista-leninista che lui professa.
Per tutto ciò ne chiediamo le sue dimissioni!
Segreteria Provinciale
Forza Nuova Genova
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