Nervi, gli scoiattoli sacrificati «per i soldi Ue»

«Salviamo Cip e Ciop» capitolo finale. Sì, perché il progetto voluto dalla Regione, che prevede la cattura e la sterilizzazione degli scoiattoli grigi presenti ai parchi di Nervi, è ormai pronto. Niente condanna a morte, non li «gaseranno», come era stato paventato in un primo momento. Pratiche cruente scongiurate anche grazie all'innalzamento di barricate da parte dei cittadini e su cui si è posizionato, sin da subito in prima linea, anche Il Giornale. Niente «soluzione finale» quindi, ma verrà comunque portato avanti un piano di cattura e spostamento della specie del roditore americano, lo «sciurus carolinensis», dai parchi di Nervi. Questo perché la sua continua proliferazione metterebbe in pericolo l'autoctono scoiattolo rosso. Una visione contestata da vari gruppi di ambientalisti e da un comitato che ha raccolto 2000 firme contro la «strage». Un ennesimo scontro si è consumato ieri presso la sede del Municipio Levante dove l'assessore all'Ambiente della Regione Liguria Renata Briano ha illustrato pubblicamente il «progetto di salvaguardia dello scoiattolo rosso». «Non avverrà alcuna soppressione - ha assicurato l'assessore - Gli scoiattoli grigi americani saranno sterilizzati e liberati in altri parchi urbani. Qui gli animali potranno vivere tranquillamente, senza interferenze con gli scoiattoli rossi. Per la tutela di quest'ultimo sono in programma altre operazioni: a villa Duchessa di Galliera a Voltri, nei parchi del Righi, a villa Pallavicini di Pegli, a villa Serra di Comago e nelle aree verdi di Sant'Olcese si stanno pianificando interventi per favorire la presenza dello scoiattolo rosso con la collocazione di mangiatoie e cassette-nido. È l'Unione Europea che ci impone queste operazioni, stanziando somme vincolate». Nonostante lo stop all'uccisione degli esemplari grigi, molte associazioni si sono dette contrarie alla «deportazione». «Questi scoiattoli abitano i parchi di Nervi dagli anni sessanta - ha spiegato Andrea Argenton del comitato - non hanno mai creato problemi a quelli rossi che vivono in altre zone. Siamo favorevoli ad un contenimento, ma non alla sterilizzazione. Inoltre che senso ha ribaltare sistemi naturali consolidati, per direttive che non prevedono neppure sanzioni, contrariamente a quanto era stato detto in un primo momento? La Regione ha raccontato bugie».

«Sì, è vero la mancata osservanza dei progetti europei non comporta sanzioni pecuniarie, ma potrebbe comunque compromettere la credibilità dell'Italia fra i Paesi UE, impedendoci di ricevere altri finanziamenti», ha ammesso l'assessore Briano.

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