Se il Pd cerca di mettere il bavaglio al Carroccio

Se il Pd cerca di mettere il bavaglio al Carroccio

Quale è il «core business» di Ata (società multiservizi di Savona)? Tradotto: di che cosa si occupa Ata? Questa la domanda che il leghista Massimo Arecco ha posto ieri durante la seduta del consiglio comunale di Savona. Un quesito che ha scatenato molte polemiche, soprattutto per l'intervento infuocato del sindaco Berruti. «Abbiamo appreso dai giornali che Ata potrebbe occuparsi anche della pulizia delle spiagge - è intervenuto Arecco - vorrei sapere se queste operazioni rientrano nel piano aziendale della partecipata». La risposta è stata affidata all'assessore al Bilancio Luca Martino: «Ata è una azienda multiservizi che oltre a occuparsi della raccolta e smaltimento rifiuti, offre anche servizi di pulizia spiagge e gestisce parcheggi. È tutto in regola consigliere, ci sono molti documenti che lo dimostrano, la invito a consultarli».
L'interpellanza sembrava concludersi nel migliore dei modi, ma il sindaco Berruti ha voluto attaccare frontalmente la camicia verde: «Questa è l'ennesima interpellanza su Ata - ha tuonato il primo cittadino - Arecco, chi c'è dietro a queste domande? Interessi privati? Persone a cui dispiace veder crescere un'azienda pubblica? Chi sta rappresentando?». Parole pesanti come pietre. Arecco non si è scomposto, facendo valere le sue ragioni e chiudendo con una battuta: «Sindaco, si arrabbia così tanto perché ha qualche cosa da nascondere?». Anche il presidente del consiglio Casalinuovo ha difeso il leghista: «Il consigliere ha il diritto di portare avanti queste interpellanze tutte le volte che reputa necessario».
A tenere banco anche la questione dell'accattonaggio, portata in consiglio sempre da Arecco. «Non mi risulta sia illegale chiedere l'elemosina - ha spiegato l'assessore Di Tullio - inoltre, da quanto mi è stato riportato, in città non sono state registrate problematiche». In consiglio è arrivato anche il problema della proliferazione delle sale da gioco.

Il consigliere Pongiglione ha chiesto un intervento del Comune con azioni efficaci fra cui controlli meticolosi sulle nuove aperture di queste attività. Inoltre è stato istituito il registro delle unioni di fatto e convivenze e approvato il regolamento per l'assegnazione e la gestione degli orti urbani.

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