La giacca? Sempre più slim Ma con il vecchio panciotto

I giovani si ispirano all'eleganza (rivista) di padri e nonni Ne sanno qualcosa i Bianchi, alla quarta generazione Lubiam...

Lucia SerlengaIn nome dei padri nasce lo stile dei figli: le nuove generazioni della moda, decantano nelle loro creazioni canoni estetici e codici stilistici tramandati da bisnonni, nonni, padri. Un'attitudine allineata alla tendenza di quei giovani uomini che s'ispirano all'eleganza e allo stile dei propri avi. Quando è possibile, ne saccheggiano il guardaroba, spulciano nell'offerta di negozi e siti vintage, si vestono con accenti rétro e quel certo non so che d'avanguardia. Lapo Elkann, geniale rampollo di casa Agnelli, indossa volentieri abiti appartenuti al padre o al nonno Gianni. E lo fa in modo squisitamente personale. Così il passato diventa più interessante di quanto si creda e avere una storia importante alle spalle, nella moda ha il suo peso. I Bianchi che dirigono la Lubiam di Mantova, azienda che nel 2011 ha celebrato il secolo di vita, ne sono perfettamente consapevoli. La quarta generazione rappresentata da Edgardo (ad e responsabile finanziario), Giovanni (ad e responsabile ufficio stile), Giulia (product manager), Gabriele (responsabile retail developement) e dal cugino Andrea Benedini (export manager) ha fatto sempre più tesoro del patrimonio artigianale dell'azienda. «Per più di cento anni la nostra vocazione è stata fare abiti, giacche, cappotti con uno spiccato esprit sartoriale, elegante e formale. Noi figli cerchiamo di tradurre la cultura dei nostri avi in un prodotto che si stagli sulle attese delle nuove generazioni» dichiara Giovanni Bianchi. «Con i giovani condividiamo non solo il gusto ma anche la riscoperta dei valori di un prodotto autenticamente made in Italy», aggiunge sottolineando il pregio della manualità italiana. Non a caso i ragazzi che vengono dalla facile formula maglia e jeans stanno imparando a conoscere il mondo del formale e ne apprezzano l'evoluzione. «Le giacche, leggere come maglioni e di aspetto mosso, spesso si coordinano con panciotti, i colori esplorano le gamme dei cammello ma anche punte di blu, arancio, verde», svela Giovanni mentre descrive il carattere dell'uomo di oggi: prende le distanze dagli stereotipi per essere diverso dai coetanei, segue i blogger, conosce le tendenze... «Sa vestire meglio di noi che eravamo giovani qualche anno fa» aggiunge Giovanni alzando il velo sugli ultimi trend: sparisce la classica giacca blu di tessuto piatto a favore degli effetti maglia, il doppiopetto ha revers larghi ispirazione anni Sessanta e parla a chiare lettere di sartorialità. Insomma i giovani vogliono vedersi belli e non rinunciano allo slim fit soprattutto nella parte alta del corpo. Il pantalone, invece, va controtendenza: più largo, più dritto e a sigaretta, ha spesso una pince. «La nostra impronta si legge nella costruzione dei capi: le maniche a camicia, i revers sartoriali, la finitura manuale del taschino della giacca detta a barchetta: segni più eloquenti di qualsiasi altro dettaglio» rivela Bianchi parlando non a caso del grande successo del su misura. Ma non c'è il rischio, incalziamo, che blogger e influencer facciano cattiva semina in fatto di stile esibendo modi di vestire come minimo stravaganti? «Sì c'è, ma noi confidiamo sul buonsenso e sul buongusto di un consumatore sempre più preparato» tranquillizza Bianchi forte di quell'immensa cultura aziendale distillata in varie linee di prodotto: la Luigi Bianchi Mantova, marchio storico che contraddistingue il made in Italy sartoriale, la L.B.

M 1911 espressione di innovazione e cura dei dettagli, la Lubiam 1911 Cerimonia ossia eleganza a misura d'uomo contemporaneo, la Luigi Bianchi Mantova Sartoria in filati pregiati e naturali, la Luigi Bianchi Mantova Flirt, capsule collection dedicata alla sera e infine Giozubon, collezione sartoriale dedicata interamente ai pantaloni.

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