Giallo al Cairo sulla sorte di Mohammed El Baradei, il premio Nobel per la Pace oppositore di Mubarak tornato in patria affermando di essere «pronto a governare se la piazza me lo chiede».
Secondo alcune fonti, El Baradei sarebbe stato fermato dalla polizia già in mattinata. Le forze dellordine avrebbero caricato i manifestanti che avevano creato un cordone per proteggere lex direttore generale dellAiea, lAgenzia Atomica dellOnu, che si trovava in preghiera con loro.
Dopo il fermo, El Baradei sarebbe stato trattenuto dalla polizia e poi inviato agli arresti domiciliari. Questa versione risulta confermata dallanziana madre del Premio Nobel, che avrebbe confermato per telefono nel pomeriggio che il figlio si trovava a casa con lei: ma che si trattasse di una residenza coatta lo avrebbe confermato una fonte della sicurezza egiziana, ripresa dalla televisione americana Cnn. In serata gli stessi familiari hanno detto che El Baradei era a casa sua ma senza sorveglianza della polizia: dopo le 18 è entrato in vigore il coprifuoco.
Altre fonti, più vicine ai manifestanti, affermano invece che Mohammed El Baradei fosse ancora libero di circolare nel pomeriggio e che stesse partecipando a un corteo di protesta nel centro della capitale. A questa versione dei fatti, però, non corrispondono conferme.
El Baradei rappresenta, o pretende di rappresentare, unalternativa laica e di sinistra moderata al regime di Hosni Mubarak.
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