Giallo sul neopresidente di commissione

Ma cosa sta succedendo nel municipio del Medio Levante? Dicono i ben informati che sull’elezione dell’altra sera della presidente della terza commissione, Irene Ravera di Sel, si è aperto un piccolo giallo. E mentre l’opposizione cavalca il nome della neoeletta come una vittoria sul centrodestra e la dimostrazione che la maggioranza non c’è più con tanto di invito al presidente Fabio Orengo a rassegnare le dimissioni, su quella votazione c’è qualcosa che non torna. Perché se è vero che l’indicazione per la maggioranza era quella di non presentarsi per far mancare il numero legale e quindi non votare la Ravera, è altrettanto vero che quel numero legale alla fine è stato raggiunto. Come mai?
C’era un esponente dell’«Altra Genova» con una delega con due voti che però non aveva i requisiti per essere delegato, spiegano dal municipio. In sostanza, in base a quello che risulta agli uffici, è stata consegnata una delega a una persona che non poteva riceverla. «Non si possono darle a chi non è consigliere». Risultato: se questo venisse accertato, allora vorrebbe dire che il numero legale raggiunto l’altra sera, di tredici, non è valido. Così come non dovrebbe essere valida a rigor di logica nemmeno la votazione che ha eletto la Ravera come presidente della terza commissione di Municipio.
E sull’incidente dell’altra sera, il presidente Orengo, taglia corto: «Sono cose che accadono in tutte le istituzioni. Io non gioco, cerco di mandare avanti il municipio. Loro invece, l’opposizione, amano la politica dei sotterfugi, io quella del fare».

Sull’elezione - ammesso che venga confermata - della Ravera, di una di Sinistra, ecologia e libertà, Orengo è sicuro che «alla gente normale non interessa se viene eletto un presidente o meno di una commissione, gli interessa chi sono le persone. L’opposizione si esalta di questi momenti, ma saranno poi gli elettori a giudicare a fine mandato. Dimissioni? Fa parte dei loro giochetti. Non esiste proprio....».

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