Il Goethe Institut e il tema della morte

Il Goethe Institut e il tema della morte

Affronta il delicato e insondabile tema della morte il ciclo di incontri organizzato da Goethe Institut di Genova dal titolo «La più vuota delle immagini», che avrà inizio giovedì prossimo con la proiezione del film «Kill me please» di Olias Barco, miglior film al Festival di Roma 2010 che sarà proiettato alle 21.30 a The Space Cinema al Porto Antico di Genova. Il cuore della rassegna saranno gli incontri con i personaggi. Il primo doveva essere oggi quello con Massimo Cacciari. Ma il filosofo rimanderà al prossimo 20 novembre la sua relazione dal titolo «Figure della morte». Ad iniziare le conferenze sarà dunque Giacomo Marramao che parlerà de «La morte come stranieri», alle 17.45 del 16 novembre a Palazzo Ducale nella sala del maggior Consiglio. Stessa sede per l’incontro di Umberto Curi «Il fruscio della morte» che parlerà il 23 novembre alle 17.45. A concludere il ciclo sarà una tavola rotonda che si svolgerà alla facoltà di Architettura nell’Aula Benvenuto in Stradone Sant’Agostino. Il titolo sarà «Architettura: il duplice sguardo su vita e morte» e vi prenderanno parte Hans-Dieter Bahr, Marco Biraghi, Luca Borzani, Gianni Braghieri, Brunetto De Batté, Giovanni Galli, Cettina Lenza, Antonio Monestiroli, Stefano Musso, Margherita Petranzan e Paolo Zermani. Gli incontri sono curati dal critico e storico dell’architettura Giorgio Pigafetta.

Gli altri due film che fanno parte del ciclo sono «Poetry» di Lee Chang-dong (a The Space alle 21.30 del 17 novembre), e «Il nastro bianco» di Michael Haneke palma d’oro al festival di Cannes 2009 (giovedì 24 novembre alle 21.30 a The Space Cinema, al Porto Antico).

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