Grael, il brasiliano volante cercherà il vento per la Luna

Dopo l’oro di Atene non ha voluto tornare subito con Bertelli per partecipare al giro del mondo che si concluderà in Svezia

Il contrappeso alla tecnologia è l'uomo, necessario a pilotare davvero verso il successo. Su Luna Rossa sta per arrivare «il» velista. Il brasiliano Torben Grael sta infatti per finire la sua avventura, è proprio il caso di dirlo, alla Volvo Race con Brasil 1, giro del mondo che si concluderà tra qualche giorno a Goeteborg con la vittoria già certa di Abn Amro One. Torben ha conquistato cinque medaglie alle Olimpiadi, due ori, un argento e tre bronzi. Ad Atene ha dominato con l'amico di sempre Marcelo Ferriera la classe Star conquistando un oro che voleva a tutti i costi. Durante la premiazione Patrizio Bertelli e Francesco de Angelis erano in platea ad applaudire da vecchi amici, ma erano lì anche per assicurarsi la presenza del brasiliano in questa edizione della Coppa.
C'è un solo uomo a Valencia che gli tiene testa per esperienza olimpica, ed è Jochen Schumann di Alinghi: quattro medaglie, di cui tre ori, in sei Olimpiadi. Ma Jochen non avrà, probabilmente, lo stesso ruolo attivo di Torben, destinato a fare il tattico e a interpretare le raffiche di Valencia. C'è chi dice, come lo skipper di +39 Luca Devoti, che l'esperienza olimpica è l'unica che ti mette addosso la pressione assoluta, è l'unico campo dove puoi davvero misurare la freddezza dell'atleta e la sua capacità di non sbagliare scelte. D'altra parte la fantasia di Torben, il suo modo di cercare il vento più che l'avversario ha fatto spesso discutere. Ma a Valencia l'uomo di San Paolo come si comporterà? Cosa inventerà per stupire? Non lo sappiamo. Speriamo solo che la massacrante giostra attorno al mondo non abbia modificato l'attività dei suoi neuroni.
Quel giorno ad Atene disse «la Coppa sì, ma prima voglio fare il giro, un'esperienza che non può mancare a un velista». Ora, la leggenda vuole che la miglior dote di Torben timoniere sia il modo di portare la barca in poppa, per allenarsi con la Star (che è lunga solo sei metri e quando sei a bordo hai sempre il sedere in acqua) percorre anche centocinquanta miglia di filato, perché dice che solo quando diventi una cosa sola con la barca e solo quando ne senti le reazioni a occhi bendati puoi far la differenza. Ora, il giro del mondo è soprattutto fatto di enormi planate a oltre trenta nodi, per uno che la pensa così significa provare un piacere perpetuo. Alla partenza lo si dava vincitore, non è andata così.
Per il resto Luna Rossa continua a mettere a punto la barca che al momento è in testa al campionato del mondo anno 2006, con la classifica che sarà la combinata degli Act di quest'anno.

Gli avversari più credibili restano Bmw Oracle, la solita Alinghi e Emirates Team New Zealand. Due novità nei prossimi Act saranno il nuovo Mascalzone Latino Capitalia Ita 90 e Desafio Esp 88. Da ricordare che Alinghi continua a usare la barca vecchia e tiene la nuova lontano dalle regate.

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