Uscito indenne dalla gazzarra svoltasi nell«Osteria Di Pietro» (leggi ex Parlamento della Repubblica Italiana) nella «due giorni» più calda di questa legislatura, il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Altero Matteoli, ha ancora voglia di parlare di nautica. Oggi è qui, tra gli imprenditori, a discutere di crisi e soprattutto di regole. Quelle regole che non ci sono, ma che ci dovranno essere.
Signor ministro, un anno fa Ucina aveva presentato al governo un piano in grado di attrarre investimenti privati per 3 miliardi.
«Intanto quello che era chiesto nel piano riguardava le aree portuali. Nel ddl che abbiamo presentato - naturalmente situazione finanziaria permettendo - viene confermata la norma che era stata richiesta. Faccio un esempio: i pontili galleggianti che potranno essere utilizzati senza la concessione edilizia e con una procedura rapida. Per quanto riguarda la revisione dei canoni - ricordo che nel 2007 il governo Prodi eliminò le agevolazioni introdotte dal mio predecessore nel corso della legislatura 2001-2006. Stiamo provando a rirpistinarle. Ovviamente, lei capirà, che dipende dalle risorse a disposizione. Le assicuro che questa è una battaglia che tento di portare avanti».
Le va di parlare di Fisco, di controlli, dellestata calda, degli arrembaggi definiti da molti come «lo show del terrore» e che ha provocato dal grande fuga dei megayacht in Francia e in Spagna?
«Sono convinto che non si può danneggiare il settore importante Però che ci siano i controlli, anche rigorosi, non mi pare così sbagliato. Anche se ci vuole buon senso da parte di tutti».
Infatti, nessuna protezione per chi evade, ma...
«Evidentemente ci sono casi singoli che non possono essere presi a modello. La Guardia di Finanza saprà gestire le varie situazioni. Tuttavia in questi ultimi tempi, i porti sono stati invasi da agenti di polizia tributaria. Avere una barca non è mica un reato».
Però, ministro, i controlli si possono ben fare nei restanti 9-10 mesi dellanno, quando le barche stanno immobili, nei porti...
«Le rispondo che quando parlo di equilibrio e buon senso mi riferisco proprio a questo. In alcuni porti cè stato un vero e proprio assalto. Nella mia Toscana in agosto, e in altri porti dove sono passato, sono stato avvicinato da molti diportisti, anche piccoli. Certo, le lamentele sono tante. Ma sappiamo tutti che anche la polizia tributaria è fatta di uomini. Ci sono quelli che si muovono in un modo, altri in modo diverso. Dipende dallindividuo, che talvolta è mosso da un velato spirito vendicativo... Ripeto: equilibrio e buon senso».
Insomma ministro, uno scherzo da un miliardo di euro, regalato ai francesi e agli spagnoli...
«Sono un appassionato di mare, trascorro sempre le mie brevi vacanze al mare, e solo al mare. Sono stato in diversi porti. Ho sentito tante lamentele e qualche decisa denuncia anche da parte degli operatori turistici. Come posso dargli torto? Lappello che posso rivolgere agli uomini della Guardia di Finanza? Fate il vostro lavoro, come avete sempre fatto, ma con equilibrio e buon senso».
Il governo Prodi lasciò scadere anche la delega per laggiornamento del Codice della Nautica.
«Voglio ricordare che al mio ministero è sempre aperto un tavolo per raccogliere tutte le proposte. Posso dire che resta valida lopzione di chiedere una delega al Parlamento per procedere alla redazione del nuovo Codice. Io questo lo voglio fare, è un mio impegno, ma voglio farlo insieme con tutti gli operatori interessati seduti al tavolo con me. Poi è chiaro che il ministro ha lobbligo di scegliere, il dovere di decidere.
Intanto, una buona notizia dellultima ora: il ministero dello Sviluppo economico ha sboccato 1,6 milioni di euro da destinare a nuovi incentivi per la nautica.
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