I legali di Preziosi: «Ribaltata la tesi dellaccusa»
7 Luglio 2005 - 00:00«Le telefonate a Dal Cin erano per controllare che la partita fosse regolare»
Marcello Di Dio
da Roma
Ieri in tarda serata, con la lunga audizione di Enrico Preziosi (giunto a Roma con i suoi avvocati, capitanati da Alfredo Biondi e Franco Coppi), si è conclusa la fase istruttoria dellinchiesta sportiva che coinvolge il Genoa. «Mi sento sotto torchio, ma spero che la giustizia trionfi ha detto alluscita dal palazzo della Federcalcio dopo oltre 3 ore dinterrogatorio -, la pressione mediatica degli ultimi 25 giorni è diventata insostenibile. Davanti ai componenti dellufficio indagini ho risposto alle domande, chiarendo i miei dubbi. Ho versato 14 milioni per saldare il debito con lIrpef, ho gente che sta lavorando sul mercato in condizioni difficili considerando la situazione. La valigetta con i 250mila euro? Non è mai esistita, non è un film di 007. Maldonado (il giocatore della discordia, ndr) arriverà a Genova, era già nostro a gennaio». Lavvocato Coppi chiarisce che «la difesa ha cercato di ribaltare la tesi accusatoria, dando la propria chiave di lettura delle intercettazioni. I contatti con Dal Cin erano per garantire che la partita si giocasse in modo regolare. Di fatto, pur non facendo nomi di società, abbiamo espresso i nostri dubbi sul fatto che qualcuno potesse fare pressioni sul Venezia. I 250mila euro erano un acconto sulla compravendita del giocatore Maldonado, certo irregolare nei tempi e nei modi, ma il Venezia aveva bisogno di liquidità». Il capo degli 007 federali Italo Pappa spera ancora, prima di completare i verbali, di poter interrogare Giuseppe Pagliara, lex dirigente del Venezia ormai noto come luomo della valigetta. Entro pochi giorni (al massimo lunedì o martedì) il capo dellufficio indagini della Figc trasmetterà la sua relazione al procuratore federale Emidio Frascione. Sarà lui a far partire i deferimenti (mercoledì 13 o giovedì 14) che finiranno sul tavolo della commissione disciplinare. Il processo sportivo potrà iniziare solo dopo dieci giorni, tempo concesso alla difesa per lesame degli atti che hanno portato al deferimento.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.